La Regione rimodula i fondi dell’Unione europea, predisponendo risorse per salvaguardare i posti di lavoro nelle aziende confiscate alla mafia. E poi una lunga serie di altre spese.
In tutto si tratta di 399 milioni: serviranno per acquistare materiale per la didattica a distanza (15 milioni), per potenziare le sedi delle scuole (25 milioni), per combattere la dispersione scolastica (20 milioni), per aiuti alle imprese (255 milioni, dei quali 80,5 passeranno dall’Irfis e 40 dalla Crias), per il sostegno dei noleggiatori con conducente (10 milioni) e per il turismo (75 milioni). I soldi, però, devono essere pescati da qualche parte, riporta il Giornale di Sicilia.
Si tratta di una rimodulazione, pertanto saltano: 20,7 milioni ancora non utilizzati per le strade secondarie e 16,6 milioni per la realizzazione di vie di fuga sulle strade, 50 milioni per i contratti di sviluppo e varie altre voci.