È stata rinviata a giudizio per abuso d’ufficio, minacce e violenza nei confronti di un incaricato di pubblico servizio l’ex sovrintendente di Siracusa Rosalba Panvini, che in precedenza era stata sovrintendente a Ragusa.
Il processo avrà inizio il 10 giugno 2021.
Tra le vittime ci sarebbe stato il dirigente dell’Unità operativa di base – sezione per i beni archeologici che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato demansionato, «avocando a sè tutte le competenze relative al rilascio ed al diniego di provvedimenti».
L’ex sovrintendente – come riporta il Giornale di Sicilia – avrebbe anche esercitato pressioni su un’altra funzionaria, costringendola a firmare, secondo l’accusa, una relazione in occasione di un sopralluogo in contrada Marianeddi di Vendicari, avvenuto nell’agosto del 2017, in modo che «non fosse menzionato l’elevato rischio archeologico» di alcuni lavori. E per essere convincente, avrebbe inveito contro la stessa vittima.
La nota dell’avvocato Nicola Condorelli Caf, legale della professoressa Panvini:
«La Prof.ssa Rosalba Panvini, in relazione al rinvio a giudizio disposto dal GUP del Tribunale di Siracusa, confida nella Giustizia avendo massima fiducia nella Magistratura. Dimostrerà in giudizio la correttezza del proprio operato e l’estraneità a qualsiasi condotta di rilevanza penale così come già riscontrato dagli ispettori il 24/7/2018: “la Soprintendente ha ritenuto di avocare i provvedimenti al fine di salvaguardare l’amministrazione in tutti quei casi in cui i destinatari (i privati) dei provvedimenti, a parere del Soprintendente, venivano onerati dell’obbligo di nomina di un archeologo esterno come previsto dal D.L 50/2017”; dall’UDP Funzione Pubblica della Regione Siciliana che in data 14/9/2018, che ha archiviato nei suoi confronti un procedimento disciplinare sporto dagli odierni querelanti e dall’ANAC che il 20/6/2019, ha archiviato il procedimento avente ad oggetto i medesimi fatti».