Si è svolto anche a Modica, come in altre 43 piazze italiane, il flash mob per dire stop al 5G. Promossa dall’Alleanza Italiana Stop 5G, la manifestazione ha visto l’adesione di grandi e piccoli Comuni tra i quali Firenze, Milano, Roma, Torino, Venezia, Verona, Palermo, Catania, Matera, Viareggio, Lucca, Bologna, Bergamo. Il flash mob, organizzato dal Comitato #Stop5G di Modica, si è svolto presso l’atrio di Palazzo S. Domenico ed ha visto anche la partecipazione del Sindaco, Ignazio Abbate, e dell’Assessore alla Cultura, Maria Monisteri. “La posizione di Modica è stata da subito molto chiara: non siamo contro la tecnologia a priori ma, appellandoci al principio di precauzione, pretendiamo che a pronunciarsi sulla pericolosità o meno di questa nuova tecnologia sia un comitato formato da persone competenti e soprattutto non riconducibili in nessun modo ad interessi legati all’una o all’altra parte. Ed in ogni caso è inaccettabile che tolgano la possibilità di opposizione alla sperimentazione sul nostro territorio. La sperimentazione deve essere volontaria e non imposta dall’alto. E’ vero che non esistono prove concrete sulla pericolosità del 5G ma solo posizioni e teorie di oltre 500 comuni italiani. Ma è altrettanto vero che non esistono prove sulla non pericolosità di tale tecnologia. Il principio di precauzione si applica non a pericoli già identificati, ma a pericoli potenziali, di cui non si ha ancora conoscenza certa. Questo è il caso del 5G, esistono tante congetture ma nessuna conoscenza certa. Fino a quel momento è mio preciso dovere morale ed istituzionale oppormi a tale sperimentazione”.