“Dov’è la mia bambina”. Il primo pensiero di Hafiza è stato per la sua piccola, che aveva dato alla luce quando era in coma, perché in cura per il Covid-19. Giorgio Ruta, su Repubblica, racconta una storia di sofferenza, ma a lieto fine. Perché la giovane mamma bengalese, venuta a Londra a Palermo nelle scorse settimane, adesso sta meglio. E sta bene anche la sua piccola, anche se ha un problema congenito al cuore, ma nulla di preoccupante. I medici hanno dell’ospedale Villa Sofia-Cervello di Palermo hanno spiegato tutto ad Hafiza. La donna era partita a fine maggio da Londra, dove si trovava per lavoro. Dopo uno scalo a Roma era arrivato a Palermo, città in cui è residente, insieme con i parenti. Dopo poco, Hafiza, in stato di gravidanza avanzato, si è sentita male: febbre, problemi di respirazione. I familiari si sono allarmati e hanno chiamato i soccorsi: la situazione era gravissima. Ora, finalmente, è in via di recupero, nonostante sia ancora in terapia intensiva. I medici e tutto il personale hanno ribattezzato la piccola Raisha col nome di Sofia Rosalia: dal nome dell’ospedale e da quello della patrona di Palermo. Hanno circondato lei e la mamma di ogni cura e attenzione.