È stata una festa del Corpus domini senza dubbio diversa da quella degli altri anni. Una lunga tradizione che affonda le radici nella storia, quando venne istituita nel 1264.
Nel corso dei secoli le modalità di celebrazione sono cambiati, ma un elemento importante è stato sempre quello della processione con l’ostensorio, per le vie della città o della parrocchia.
Un’immagine a molti cara, ma che quest’anno è rimasta solo nei ricordi. Drappi dai balconi, come quello che ieri è stato srotolato in corso XXV Aprile, a Ibla, come segno di devozione e tradizione. Ma niente processioni, i vescovi sono stati chiari, il Covid non lo consente.
Ieri, in Cattedrale, la messa solenne presieduta dal vescovo e poi un momento di adorazione eucaristica. Tante le messe in diocesi, alcune delle quali in cortile o in spazi aperti.
Molto partecipata, ma con distanza anche superiore al metro e mezzo, la celebrazione alla Parrocchia Maria Ausiliatrice dei Salesiani.