Emanata in data odierna l’ordinanza sindacale n. 544 ( pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Ragusa) con la quale si vieta a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di Ragusa in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili, sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo. Nella premessa del provvedimento adottato viene, tra l’altro, specificato che le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di nuove antenne che, inevitabilmente, andranno a sommarsi alle decine di migliaia di Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G, 3G, 4G oltre alle migliaia di ripetitori Wi-Fi attivi. Inoltre tra le considerazioni poste alla base della predetta ordinanza si specifica quella che spetta al sindaco nella sua veste di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale in ossequio all’art.32 della Costituzione ed al principio di precauzione sancito dal diritto comunitario e dall’art.3-ter del D.L.vo n. 152 /20009 al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi ed irreversibili per i cittadini, di adottare le migliori tecnologie disponibili e di assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e. ove possibile, eliminare l’inquinamento elettromagnetico, le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione.
“Né preoccupazioni infondate, né superficialità – dichiara il sindaco Peppe Cassì – questa è la linea che abbiamo scelto a proposito del 5G, su cui sempre più spesso ricevo richieste di chiarimenti da parte di cittadini.
Nella giornata di oggi ho sottoscritto infatti un’ordinanza che vieta la sperimentazione e quindi l’installazione nel territorio comunale di Ragusa di strumenti atti alla diffusione di queste radiofrequenze.
Se è vero che su questo tema circolano le più assurde e infondate teorie complottiste, altrettanto vero è che il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti della Commissione Europea afferma che “il 5g lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche”. Possibilità, non certezze, ma che comunque a Ragusa non potranno verificarsi. E’ una decisione presa applicando il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer. Quando avremo un quadro scientifico più aggiornato, potremo tornare a parlarne”