Intervento del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, che riportiamo integralmente:
“E’ opportuno, anzi doveroso, che i ragusani sappiano ciò che sta accadendo: la Regione ha nominato un Commissario con l’incarico di individuare il sito in cui realizzare una vasca di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani all’interno del nostro territorio provinciale. L’opera è necessaria per far sì che il ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti di una provincia si completi all’interno del territorio della provincia stessa, secondo le nuove disposizioni regionali.
Bene, anzi male: il Commissario ha infatti indicato come luogo più idoneo quello di Cava dei Modicani, quindi all’interno del nostro comune.
Un sito già a servizio di tutti i comuni della provincia: qui ha sede infatti l’impianto di trattamento meccanico biologico (per il trattamento del rifiuto secco), qui l’impianto di compostaggio (per la trasformazione del rifiuto umido), qui sono allocate le 3 vasche di raccolta ormai esaurite per raggiunto limite di capienza.
La scelta del sito ragusano operata dal Commissario regionale, rispetto ad altri due possibili potenzialmente idonei, non può essere accettata per una serie di ragioni:
– Lo spazio individuato nell’area di Cava dei Modicani avrebbe dimensioni ridotte e consentirebbe la realizzazione di una vasca di circa 100 mila metri cubi, destinata ad esaurirsi in pochi anni, laddove l’esigenza del territorio sarebbe di una vasca capace di contenere 400/500 mila metri cubi in grado di durare almeno 10 anni;
– Il sito di Cava dei Modicani è all’interno di un’area di interesse paesaggistico, e tutta l’area circostante è inclusa nel perimetro dell’istituendo “Parco degli Iblei”: se in passato sono stati fatti errori non ha senso ripeterli e aggravarli;
– Il Comune di Ragusa già ospita gli unici due impianti funzionanti che servono l’intero territorio provinciale, cioè l’impianto di TMB e l’impianto di compostaggio: per una questione di equità e di ripartizione del peso del sistema di raccolta, appare ragionevole che la vasca di stoccaggio sia realizzata all’interno del territorio di un altro comune, proprio per evitare di stressare ulteriormente un’area già fortemente penalizzata.
Ragusa ha già dato in termini di danni ambientali e paesaggistici. Inoltre, non dimentichiamolo, il nostro Comune versa regolarmente e puntualmente le quote consortili consentendo di fatto il regolare funzionamento degli uffici e la operatività degli impianti.
Siamo davanti a un’imposizione che non condividiamo, ingiusta, e alla quale ci opporremo: Ragusa non può accettare da sola un peso che va invece condiviso. Ho intenzione di portare la discussione alla prossima seduta di Consiglio comunale per rendere tutte le componenti politiche partecipi della situazione. Sosteniamo tutti insieme questa battaglia”.