Se dal 18 maggio apriranno, come stabilito, bar, ristoranti e parrucchieri, allora non potrà più esserci alcuna autocertificazione che attesti le motivazioni alla base dello spostamento. E’ uno dei passaggi che sarà contenuto nel DPCM del premier che tutti stiamo attendendo. Così l’autocertificazione, che ha suscitato ilarità e ironia un po’ ovunque, sarà un ricordo di questi due mesi di quarantena e reclusione domiciliare. E dunque, se non ci sarà più l’autocertificazione, tutti gli incontri, oltre ai congiunti, dovranno essere giustificati e approvati, amici compresi. Inoltre dovrà anche esser consentito di andare nelle seconde case senza alcun limite, anche se poi interverrà sull’argomento più specificatamente il presidente della Regione con propria ordinanza. Di massima questi gli stravolgimenti che si attendono e che dovrebbero segnare un passo decisivo verso una normalità tanto agognata e attesa.