Dopo aver pubblicato la denuncia di un cittadino ragusano che lamenta di attendere da giorni l’esito del tampone, numerose sono state la segnalazioni da parte di lettori che stanno vivendo una situazione analoga.
“Identico incubo che sta vivendo mia figlia e altre tre sue amiche dal 17 marzo in isolamento e in attesa del risultato dei tamponi”, scrive un lettore su facebook.
E un’altra signora ci scrive: “A proposito del posto sui tamponi abbiamo avuto la stessa esperienza. A mia suocera, 70 anni, è stato fatto il tampone circa un mese fa, ancora attendiamo il risultato. Ho cercato di contattare tutti i numeri persino il laboratorio dell’ospedale, ma nulla, mi rispondono che siccome non aveva febbre quando sono andati (circa una settimana dopo averli chiamati) non è urgente. Mia suocera sta con il pensiero da un mese”.
Un altro lettore lamenta una questione di comunicazione. Il fratello, racconta, ha fatto il tampone, nei giorni scorsi, poiché rientrato dall’estero quasi un mese fa. E pare che l’operatore sanitario gli abbia detto che poteva tornare a casa coi familiari.
Una risposta apparsa subito poco convincente: “Ho scritto un’email di conferma all’Asp di Ragusa, dove hanno smentito ciò che era stato riferito da tale operatore sanitario. Mi è stato detto che il ragazzo in questione non può abbandonare il proprio domicilio di auto isolamento fino a quando lui ed il proprio medico di famiglia non ricevano l’esito del tampone”.
A Ragusa c’è stato uno stop per un paio di giorni almeno nell’esecuzione dei tamponi. Un guasto a un’apparecchiatura, pare poi risolto. Resta il fatto che da due o tre giorni, l’Asp non invia più il bollettino quotidiano dei contagiati. Probabilmente, ma è un’ipotesi, perché lo stop ai tamponi non consente di avere un numero aggiornato sui contagi, che – va ribadito chiaramente – è apparso sempre molto contenuto. In questi giorni di emergenza nell’emergenza, pare che i tamponi per i casi più gravi siano stati eseguiti a Catania.
L’Asp, nel primo pomeriggio di oggi, ha fatto sapere che:
“Le attività di prelievo dei tamponi continuano sia sul territorio, per i soggetti post quarantena, sia negli ospedali, per gli operatori sanitari. Da domani partono i campionamenti per ulteriori 240 cittadini che hanno completato la quarantena, nei punti di prelevamento a Scicli, Comiso e Ragusa”.
La questione dei tamponi e, in modo particolare, la penuria di reagenti che riguarda tutto il Paese, al centro anche di un intervento del ministro della Salute, Ruggero Razza:
“Vorrei fare chiarezza sul tema dei reagenti che riguarda tutta l’Italia. Questo vuol dire che si ritarda la diagnosi di un paziente che presenta una sintomatologia da Covid-19? No, perché anzitutto la valutazione medica è di natura clinica. La Tac può essere nelle condizioni di evidenziare una polmonite interstiziale e questa può essere messa agevolmente in correlazione dai medici con altre sintomatologie come la influenza, la febbre e le difficoltà di respirazione“.
Insomma, se il malato è conclamato e con sintomi, la Tac dà una indicazione per la diagnosi. Ma resta il nodo, grosso, degli asintomatici, che possono essere individuati solo grazie ai tamponi.