La Corte di Cassazione accoglie il ricorso dei figli di Marianna Manduca, la donna uccisa dall’ex marito nell’ottobre 2007 a Palagonia (Catania) dopo dodici denunce rimaste inascoltate. Per la corte d’appello di Messina, non c’era stata alcuna “negligenza” da parte della procura di Caltagirone, perché il “delitto era inevitabile, l’uomo era comunque determinato ad ucciderla”. Ora, la Suprema Corte boccia questa tesi e ordina un nuovo processo.
Lo si apprende dal quotidiano Repubblica.
La sentenza della corte d’appello di Messina aveva anche imposto agli orfani di restituire il risarcimento stabilito in primo grado. Oggi, la terza sezione civile della Corte di Cassazione ha depositato la sentenza.