Scene da quarantena: da Rosolini a Modica per stare dal fidanzato. Scatta l’inseguimento

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Immagine di repertorio

Nell’ambito dei controlli straordinari operati dalla Polizia Locale per controllare gli accessi nel territorio modicano, uno spettacolare inseguimento si è concluso ieri alle porte di Rosolini con una denuncia ed un verbale di oltre 500 euro. Gli occupanti erano padre e figlia, entrambi rosolinesi, che si stavano recando a Modica perché il papà, probabilmente stanco delle lamentele della figlia per la lontananza dal fidanzato, la stava accompagnando a vedere l’innamorato residente a Modica. Alla vista degli agenti che effettuavano posto di blocco nei pressi della via S.Alessandra (che collega Rosolini a Cava Ispica), l’uomo ha frenato bruscamente facendo inversione di marcia e ripartendo a tutta velocità verso Rosolini. Agli uomini della Polizia Locale non è sfuggita la scena, sono partiti all’inseguimento e lo hanno raggiunto prima che arrivasse in Città. Ha spiegato che la figlia soffriva troppo per la lontananza dal fidanzato e la stava accompagnando a vederlo. Mentre ascoltava il racconto, il vice comandante Giorgio Ruta, che coordina l’attività delle pattuglie, ha notato però la presenza di un trolley pieno di abiti della ragazza che in pratica si stava trasferendo a casa del fidanzato. Per loro è scattata la denuncia oltre ad una sostanziosa sanzione amministrativa. Nell’ambito di questa attività straordinaria di pattugliamento del territorio, sono stati controllati nella giornata di ieri 39 veicoli, due persone sono state sanzionate per essere state trovate in giro senza un giustificato motivo.

Nella giornata di oggi i controlli si sono spostati nel centro città con particolare attenzione anche al traffico pedonale. Già in mattinata sono stati elevati diversi verbali a cittadini che passeggiavano lungo Corso Umberto. “Ci dispiace – commenta il Sindaco – dover sanzionare i cittadini per delle azioni che normalmente non avrebbero nulla di male ma che in questo periodo diventano delle trasgressioni alla legge. Un papà che accompagna la figlia dal fidanzatino, un anziano che passeggia per prendere un po’ d’aria, un figlio che va a trovare il padre, azioni che abbiamo ripetuto chissà quante volte ogni giorno ma che oggi diventano proibite. Chiedo a tutti di stringere i denti perché siamo sulla strada giusta ma non dobbiamo ancora cantare vittoria”.