A seguito dell’emanazione dei recenti decreti, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa ha orientato l’attività dei Reparti dipendenti verso il rafforzamento del controllo economico del territorio per verificare il rispetto delle misure di contenimento della crescente diffusione del “Covid-19”.
In tale contesto, le Fiamme Gialle iblee, nella tarda serata del 31 marzo, hanno proceduto all’arresto di un latitante di origine calabrese, C.G. (classe 1968), e alla denuncia a piede libero, per violazione alle Leggi Sanitarie, di un modicano, identificato in tale F.K. (classe 1998), in regime di permanenza volontaria presso il proprio domicilio, perché rientrato il 22 marzo u.s. dalla Germania.
I due soggetti viaggiavano a bordo di un’autovettura con targa straniera quando sono stati fermati ad un posto di controllo messo in atto dalle pattuglie della Guardia di Finanza nel corso di specifici e mirati servizi sul territorio organizzati per fronteggiare l’emergenza COVID -19.
L’attività è stata condotta dai militari della Tenenza di Modica, sotto il coordinamento del sovraordinato Gruppo di Ragusa e l’ausilio del potenziato dispositivo realizzato da tutti i Reparti territoriali della Provincia, che operano in costante contatto con la Sala operativa del Comando Provinciale.
Il fermo dei due è avvenuto in C/da Fiumara, lungo la Strada Provinciale Modica-Scicli.
I finanzieri, insospettiti dall’atteggiamento inquieto dei passeggeri del mezzo fermato, sprovvisti della autocertificazione prevista e senza una plausibile ragione per essere in giro a quell’ora, hanno proceduto con l’esecuzione di più approfonditi accertamenti.
Effettivamente i sospetti degli operanti si rivelavano ben presto fondati, atteso che la persona che viaggiava al lato passeggero, F.K., risultava essere in stato di isolamento fiduciario presso il proprio domicilio di Modica, per un periodo di quattordici giorni a partire dal 22 marzo, come disposto dall’ASP di Ragusa a seguito del rientro in Sicilia del soggetto, proveniente dalla Germania.
Ben più grave appariva la posizione del conducente del mezzo, C.G., originario di Cosenza, già noto alle Forze dell’ordine per gravi precedenti in materia di traffico di sostanze stupefacenti. Il soggetto, infatti, risultava latitante da circa tre anni, in quanto colpito da un provvedimento di carcerazione per esecuzione pena emesso dal Tribunale di Pistoia, perché condannato a scontare 9 mesi di reclusione per il reato di atti persecutori (art. 612 bis c.p.).
Alle domande dei militari operanti C.G. non ha fornito informazioni attendibili sulle circostanze che ne giustificassero la presenza a Modica, dichiarando di essere giunto giorni prima proveniente dalla Calabria e prima ancora dal Belgio dove aveva lavorato per qualche tempo.
Alla luce degli elementi emersi i due venivano condotti presso gli uffici della Tenenza di Modica per la redazione degli atti di rito mentre grazie alla collaborazione delle altre pattuglie nel frattempo attivate si procedeva alla perquisizione domiciliare presso l’abitazione di F.K., dove si constatava che anche C.G. aveva soggiornato, almeno negli ultimi giorni.
All’esito dell’attività svolta C.G., dopo anni di latitanza trascorsi tra Italia e Belgio, è stato tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione, dell’Autorità Giudiziaria, in stato, precauzionalmente, di isolamento e sorveglianza sanitaria, in attesa dei necessari accertamenti per verificare l’eventuale positività al COVID -19.
Mentre per quanto riguarda F.K., avendo violato il divieto assoluto di allontanamento dalla propria abitazione o dimora, lo stesso è stato deferito a piede libero ai sensi dell’art. 260 T.U.LL.SS alla Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa.
Sono tuttora in corso accertamenti per ricostruire i movimenti dei due nei giorni precedenti e verificare la data di effettivo ingresso e le modalità di arrivo in Regione
Continuano, quindi, senza sosta le attività ispettive delle Fiamme Gialle iblee svolte in concomitanza delle misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, che hanno come obbiettivo il contrasto ai comportamenti illeciti, mirando a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, nonché l’effettivo sostegno alla popolazione in un momento di forte difficoltà.