“Stiamo vivendo un momento difficile ma proprio per questo, proprio perché c’è bisogno della collaborazione di tutti, nessun cittadino deve pensare di potersi sostituire alle autorità preposte ai controlli”.
Lo dicono i consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario Chiavola e Mario D’Asta, secondo cui questo scenario da caccia all’untore, come purtroppo si è verificato anche nelle nostre zone negli ultimi giorni dopo le notizie riguardanti i pazienti contagiati da Covid-19, non agevola quella ricerca del clima d’unità che, invece, è indispensabile in questa fase. “Abbiamo preso atto che, in alcuni frangenti – continuano i due consiglieri comunali – si è creata come una sorta di spirale d’odio che, secondo noi, deve essere interrotta. Ed è opportuno che le massime istituzioni intervengano pubblicamene prima che ciò possa degenerare in qualcosa di peggiore. Troppe segnalazioni di persone insultate, aggredite verbalmente o fotografate per strada e subito messe alla pubblica gogna sui social network. Un cittadino, lo ricordiamo, può fare riferimento alle forze dell’ordine per segnalare eventuali assembramenti o situazioni anomale. Ed è per questo che intendiamo fare un richiamo all’unità e alla solidarietà tra di noi anche se, in questo momento, potrebbe non essere la cosa più popolare da fare. Ma è chiaro che non possiamo cedere al contagio del virus della rabbia. Dobbiamo rimanere lucidi e concentrati per fronteggiare nella maniera migliore questo nemico subdolo e potente. E’ inevitabile che chiedere alle persone di cambiare le proprie abitudini di vita dall’oggi al domani possa causare intolleranza e modi di agire non proprio appropriati. Ma chiediamo ai ragusani di mantenere la calma e di stemperare la rabbia piuttosto che alimentarla. Non si possono, altresì, giustificare comportamenti potenzialmente violenti. Dobbiamo uscirne tutti assieme e lo dobbiamo fare favorendo la solidarietà e non certo respingendola e demonizzandola”.