Un vero e proprio rimprovero è quello che Gianfilippo Bancheri, sindaco di Delia, in provincia di Caltanisetta, ha rivolto ai propri cittadini attraverso i social.
Un rimprovero che, a dire il vero, riguarda tutti.
“Ho visto alle vostre finestre e ai vostri balconi i cartelli con la scritta Andrà tutto bene. Ma come andrà tutto bene, se continuate a uscire per fare la spesa ogni giorno, quando bisognerebbe uscire una volta ogni dieci giorni? Se continuate a comprare un pacchetto di sigarette al giorno? Avete il vizio del fumo? Ok, ma fate le scorte e mettetele a casa! Come andrà tutto bene se andate a fare benzina dal benzinaio? Ma questa benzina a che vi serve se dovete restare a casa? Come andrà tutto bene se fate venire il parrucchiere a domicilio? A che vi servono questi capelli?»
E ancora: «Tantissime persone mi chiamano per andare a fare la corsetta. Perché sono stressati. Io corro da vent’anni e a Delia siamo massimo una ventina quelli che corriamo. Ora tutti podisti sono diventati a Delia? Ma dove andate a correre, se l’ultima volta è stata la corsa campestre alle elementari?»
«Gente che si è riunita in 20 in un appartamento per fare un cartellone con la scritta Andrà tutto bene, perché il cartellone deve essere bello. Quello è contagio! C’è chi dice che dobbiamo ringraziare chi resta a casa. No! Chi resta a casa sta facendo il proprio dovere, che oggi ha il carattere dell’obbligatorietà. Dobbiamo ringraziare quelli che sono in trincea: medici, infermieri, paramedici, forze dell’ordine, vigili, associazioni di volontariato, sindaci. Persone che siamo per strada per proteggere la moltitudine”.