“La vitamina C è molto efficace sui pazienti affetti da coronavirus. La stanno utilizzando come terapia e le persone rispondono benissimo”.
Parole che fanno ben sperare, se non fosse che si tratta dell’ennesima bufala che circola su WhatsApp in questi giorni.
Una voce femminile attribuisce all’acido ascorbico il potere di curare la Covid-19. Nel farlo cita tre ospedali lombardi: il San Gerardo di Monza, il Policlinico e il Sacco di Milano.
“Smentisco categoricamente la notizia – afferma Andrea Gori, direttore Malattie Infettive del Policlinico di Milano, a Repubblica – Le terapie che utilizziamo per trattare i pazienti con coronavirus al Policlinico, così come al Sacco e al San Gerardo, sono standardizzate perché sono state decise dai primari di malattie infettive di tutta la Regione Lombardia in modo coordinato. E la vitamina C non è assolutamente contemplata”.
Quello sul ruolo della vitamina C come cura per raffreddori e altri disturbi – si spiega su Repubblica – è un mito duro a morire, nato daLinus Pauling, uno scienziato americano (anche premio Nobel), che negli anni Settanta ne divulgò le doti terapeutiche. La comunità scientifica ha più volte smentito, ma ciclicamente si torna a parlarne.