Sta bene e ha cominciato ad alimentarsi il neonato operato la settimana scorsa al Garibaldi-Nesima a seguito di una diagnosi in utero di “ernia diaframmatica”.
La tecnica in toracoscopia utilizzata sul piccolo paziente, primo caso nel sud Italia, prevede l’attuazione dell’intervento attraverso tre piccoli forellini e un importante lavoro multidisciplinare.
Immediatamente intubato alla nascita, dopo due giorni di assistenza ventilatoria presso l’Uoc di Terapia Intensiva Neonatale il piccolo paziente è stato operato con tecnica mini-invasiva toracoscopia dall’equipe del dottor Sebastiano Cacciaguerra, con l’assistenza costante degli anestesisti della Rianimazione Pediatrica diretta dal dottor Giuseppe Ferlazzo.
La malformazione del bambino consisteva nel mancato o parziale sviluppo del diaframma, provocando una migrazione delle anse intestinali in torace, con compressione dell’apparato respiratorio che si sta formando. Una complicazione particolarmente insidiosa che comporta un alto rischio di mortalità.
Con l’intervento è stato riposizionato l’intestino in addome e la ricostruzione del diaframma.