Dal 1° marzo al 31 maggio, la chiesa di San Rocco (str. Giordano Cavestro, 3) ospiterà le opere (“The Passion”) del fotografo siciliano Toni Campo (inaugurazione: ore 16,30; visite: tutti i giorni, ore 9-20, ingresso gratuito). L’esposizione è organizzata dall’Associazione culturale San Rocco e dalla Pastorale universitaria di Parma.
La mostra si compone di 18 scatti, che ripercorrono le 14 stazioni della Via Crucis, con l’aggiunta di quattro “bis”. Toni Campo, che collabora con prestigiose riviste internazionali di moda, autore di libri, ha realizzato, insieme al creativo Francesco Palazzolo, un set fotografico neutro, dove una linea all’orizzonte, quasi nel limbo, rappresenta il limite dell’uomo, sospeso tra la sfera terrena e quella virtuale o spirituale.
Le scene della passione sono rivisitate in chiave moderna: nessuna immagine sacra, nessun oggetto, neppure la croce. Essi, però, pur se invisibili, sono in qualche modo immaginati, mentre a ricreare interamente la scena sono i volti sofferenti ed i corpi dei personaggi che interpretano il tema della sofferenza universale dell’uomo. Si tratta un viaggio fotografico sul tema del “dolore”, inteso come momento forte della vita, preludio di una rinascita. Le foto, delle gigantografie di metri 2 x 3, saranno esposte nel matroneo (spazi che si affacciano dall’alto sulla chiesa, attraverso grate lignee traforate e finemente decorate) ed in un lungo corridoio che corre lungo le quattro pareti dell’edificio sacro. Si tratta di luoghi direttamente collegati all’edificio sacro, ma distinti da esso e più riservati. L’allestimento è la vera peculiarità della mostra: essa offrirà al visitatore un percorso esperienziale ed emozionale. In questi spazi, dove già si trovano altri arredi sacri e opere del passato, le gigantografie si ergeranno, sospese con delle catene, intersecando la storia e l’arte dei secoli scorsi, quasi un abbraccio con essi che si proietta nel futuro. L’utilizzo di incensi e la musica di sottofondo doneranno un’esperienza olfattiva ed uditiva che si unirà a quella artistica.
«Le foto – spiega Toni Campo – propongono il tema della Passione di Cristo, non come Salvatore, circondato da un’aurea di indiscussa sacralità, ma come uomo che, caricato della propria croce, affronta l’ascesa al Golgota, sipario della tragedia e, al tempo stesso, di rinascita. L’assenza di tratti distintivi della religione cristiana concentra l’attenzione sul profondo senso di universalità, mentre le specifiche scelte cromatiche ne sottolineano l’atemporalità. Al termine del percorso, il contrasto tra la rigidità del corpo e l’energico movimento del sudario trasmettono un potente senso di vibrante attesa per la resurrezione, poiché la sofferenza non è morte dello spirito, ma sua elevazione».
«Nell’ambito di “Parma 2020”, capitale della Cultura – spiega don Umberto Cocconi, rettore della chiesa di San Rocco – abbiamo voluto questa mostra che propone la passione di Cristo in una dimensione contemporanea. Le foto propongono quasi una visione dal vivo: la fotografia ferma un istante e quell’istante fa riflettere. Durante i giorni della mostra, l’associazione San Rocco, che collabora con il Conservatorio di Parma, e la Cappella Universitaria proporranno vari momenti culturali, riflessioni sulla fotografia, concerti e cori, collegati ai temi della mostra».
La mostra è stata presentata per la prima volta nel 2019, a Comiso, città natale di Toni Campo, dove egli è tornato a vivere dal 2014, dopo una carriera lavorativa vissuta quasi interamente a Milano.
Toni Campo è nato il 16 novembre 1968 a Comiso (Rg). Ha studiato a Milano presso l’Istituto Europeo di Design. Dal 1996 ha collaborato con prestigiose testate internazionali per la realizzazione di immagini di moda. Ha collaborato con Vogue, L’Uomo Vogue, Class Editori e Hearst Magazine Italia.
Nel 2005 ha pubblicato “Fumi, lussi & miserie del mio paese (Ed. Graphics – Como), libro nato da un lungo travaglio interiore che racconta una Sicilia rivolta al futuro. Nel 2007 ha realizzato le foto per “Una Grande Storia Italiana” (Ed Taschen), un libro monumentale sui 45 anni di carriera di Valentino Garavani, dove ha immortalato numerosi abiti e dettagli del maestro noto come “L’Imperatore della Moda Internazionale”. Dal 2014 è tornato a vivere in Sicilia. Oggi collabora con prestigiosi magazine dell’alta moda milanese e internazionale. Il 4 agosto 2018 ha ricevuto il premio “Ragusani nel mondo”.