Espulsi due extracomunitari per pericolosità sociale

449

Nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, il personale dell’ufficio immigrazione ha proposto l’adozione dell’espulsione dal territorio nazionale di due cittadini extracomunitari per motivi di pericolosità sociale ed in particolare nei confronti di O.S, cittadino Nigeriano di 23 anni, rintracciato da personale delle volanti e nei confronti di I.M.T, cittadino tunisino di 43 anni, entrambi domiciliati a Ragusa ed irregolari sul territorio dello Stato, che annoverano numerosi precedenti penali.
A carico del Nigeriano risultano numerosi procedimenti penali per reati commessi nelle province di Catania e Ragusa, in particolare per associazione a delinquere di stampo mafioso, per rapina, resistenza e oltraggio a p.u.. Arrestato nel febbraio del 2019, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, dopo essere stato rimesso in libertà, veniva nuovamente arrestato nel gennaio del 2020 per rapina;
A carico del Tunisino risultano numerosi procedimenti penali per reati commessi nelle province di Padova, Genova, Siracusa e Ragusa, in particolare in materia di stupefacenti, ma anche per rapina, ricettazione e truffa aggravata finalizzata ad ottenere erogazioni pubbliche. Arrestato nel febbraio del 2014, veniva recentemente scarcerato. La Corte d’Appello di Catania disponeva l’applicazione della misura di sicurezza dell’espulsione ex art. 86 del D.P.R. 309/90.
I provvedimenti, emessi dal Prefetto di Ragusa, scaturiscono da una attenta attività di valutazione dell’ufficio immigrazione, sulle situazioni personali dei citati stranieri, sul conto dei quali sono stati raccolti numerosi elementi di pericolosità sociale.
I predetti, attualmente clandestini sul territorio nazionale, hanno dimostrato sin dal loro ingresso in Italia una spiccata indole criminale ed una personalità caratterizzata da una significativa aggressività.
Pertanto il Prefetto di Ragusa, alla luce degli elementi forniti, ha ritenuto i soggetti persone socialmente pericolose e ha emesso i provvedimenti di espulsione con allontanamento immediato dal territorio nazionale.
Gli stranieri sono stati accompagnati presso i Centri di Permanenza per i Rimpatri, in attesa del definitivo trasferimento nei paesi di origine.