L’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, in collaborazione con il santuario della Madonna del Carmine, ha promosso per domani, sabato 14 dicembre, una celebrazione eucaristica con il rito dell’unzione degli infermi. L’appuntamento, promosso in occasione della celebrazione, secondo il martirologio tradizionale, di Santo Spiridione, è in programma alle 9,30 al santuario del Carmine nell’omonima piazza. La santa messa sarà presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore della Pastorale della salute. Il culto verso questo santo, anche se meno noto, è diffuso da tempo nella città di Ragusa. Soprattutto tra i credenti che cercano sostegno e conforto spirituale per il fisico e l’animo provato dalle malattie. Ma chi era Spiridione? Nato intorno al 270 d.C. nell’isola di Cipro, in una famiglia di pastori, Spiridione continuò il mestiere della sua famiglia come Davide il re e profeta e i patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe. Si sposò ed ebbe figli, ma sua moglie morì molto presto dopo il loro matrimonio. Spiridione, vedovo, non solo si guadagnava da vivere e cresceva i suoi figli ma trovava anche il tempo e le risorse per essere ospitale con i forestieri e i poveri. Mentre cresceva nell’amore verso Dio e l’uomo, Dio gli diede il carisma di guarire i malati e di cacciare via i demoni con una sola parola. Per la sua vita santa e i miracoli che Dio operava attraverso di lui, Spiridione fu scelto e ordinato vescovo della sua città natale: Trimithonte, durante il regno di san Costantino il grande. Per la sua grande umiltà, anche da vescovo continuava a pascolare le pecore. Per questo nell’iconografia è sempre rappresentato con gli abiti vescovili ma con il tipico berretto da pastore.