L’Antico Egitto arriva a Catania.
Nel 2020 infatti, il museo egizio aprirà le porte nel capoluogo etneo, portando in Sicilia il fascino intramontabile di mummie, papiri e di tanti reperti storici. Tre le aree che apriranno i battenti, l’ex monastero dei Padri Crociferi che verrà allestito ad hoc per ospitare una succursale ufficiale del museo Egizio di Torino, tra tesori al momento custoditi nei depositi del castello Ursino e il museo della città.
In un’ala saranno di più di undicimila pezzi che raccontano la magnificenza dell’arte egizia da catalogare ed esporre, rimasti fuori dall’esposizione di Torino: una delle più importanti al mondo relativamente alla cultura egiziana, inserita dal Times nella classifica dei 50 musei migliori.
Sullo stesso piano che vedrà allestita la collezione egizia, ma di fatto nell’altra ala dello spazio, saranno esposte le collezioni nascoste del castello Ursino: da progetto i due musei sono concepiti per essere strettamente legati anche nella logistica tra aperture contemporanee e un’unica biglietteria.
Il “terzo museo” che verrà allestito al monastero è una sorta di “museo della città” da intendere come un racconto multifunzionale di Catania, basato sui quattro elementi (l’acqua, il fuoco, la terra e l’aria).