L’obiettivo del convegno è quello di ricordare il sacrificio di tanti pozzallesi che, emigrando si sottrassero alle persecuzioni, alle condanne, al confino e a tutte quelle vessazioni operate dalla dittatura fascista. Un secolo dopo, Pozzallo è diventata per migliaia di migranti in fuga dalla fame e dalle guerre ciò che la “Merica” era un tempo per i nostri connazionali.
Due le sessioni del convegno storico. La prima, con inizio alle 9,30, sarà riservata prevalentemente agli studenti, ai docenti e ai dirigenti scolastici. Ad aprire i lavori sarà Orazio Carpino, consigliere nazionale ANPPIA e responsabile della sezione di Ragusa. Seguiranno gli interventi di Nicola Colombo, scrittore e sindacalista; Giovanni Criscione, storico e giornalista; Filippo La Fauci, docente di Lettere e Storia nelle scuole secondarie e appassionato di storia locale. Sono previsti, inoltre, alcune proiezioni documentarie a cura dell’Istituto Gramsci di Palermo. Concluderanno Ulisse Signorelli dell’ANPPIA di Siracusa e l’antropologa e scrittrice Grazia Dormiente.
I lavori della sessione pomeridiana, con inizio alle 16,30, saranno aperti dai saluti di Orazio Carpino e di Serena Colonna dell’ANPPIA di Roma. Seguiranno gli interventi di Giovanni Criscione (Antifascisti pozzallesi tra Sicilia e America); Fabio Ecca, ricercatore della III Università di Roma (Gli antifascisti al confino e davanti al Tribunale speciale); Claudio Longhitano dell’ANPPIA di Catania (La legislazione fascista davanti all’emigrazione); Salvatore Santuccio, docente dell’Università di Catania (Il fascismo in Sicilia). Modererà Giorgio Càsole, presidente della Commissione comunale di storia patria di Augusta. Le conclusioni saranno affidate a Spartaco Geppetti, presidente nazionale dell’ANPPIA.