“In gabbia stateci voi”. Un flash mob contro il ‘circo delle polemiche’

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Nei giorni scorsi si sono susseguite diverse note da parte di politici, e non solo, sul circo con animali selvatici ed esotici che fino a domani è ‘attendato’ a Ragusa, nella zona del foro boario. Un coro di critiche nei confronti del Comune per l’autorizzazione, nonostante la mozione, passata in aula, per stoppare i circhi con animali.

Questo pomeriggio un flash mob di protesta. Così spiegano le loro ragioni le attiviste animaliste che hanno deciso di dar vita al flashmob, tenutosi nell’area adiacente al circo:

“Vogliamo fare chiarezza anche noi.

Se il divieto di attendamento di un circo con animali esotici e selvatici come quello di Greca Orfei, che dal 21 al 25 novembre si esibisce nella nostra città, sarebbe stato illegittimo alla luce della normativa vigente non è questione che prevede una risposta univoca. Sappiamo infatti che lo scorso settembre il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione che impegna l’amministrazione a bandire spettacoli circensi, fiere e altre manifestazioni in cui sono impiegati animali esotici e selvatici, e questo è un segnale forte che ci fa pensare che Ragusa è finalmente pronta a un salto di civiltà di cui noi cittadini dovremmo essere orgogliosi.

Nonostante la chiara e univoca volontà politica espressa dai nostri rappresentanti, il circo Greca Orfei è stato autorizzato ad attendarsi al campo boario. Non ci è dato sapere se la polizia municipale e il servizio veterinario abbiano effettuato, ed eventualmente con quale esito, i controlli previsti dall’ordinanza sindacale che ha indicato norme e modalità per il mantenimento e l’utilizzo degli animali secondo le linee guida Cites.

Questi gli aspetti tecnici della questione.

A noi però preme dire altro. Lo spettacolo offerto dal circo è semplicemente inaccettabile per la nostra sensibilità e per quella della maggior parte della cittadinanza. Basta passare sulla SP 10 per vedere elefanti, tigri, leoni e altri animali esposti in gabbie e recinti nell’area del campo boario a temperature inadatte, prigionieri in spazi angusti, costretti a condizioni di vita del tutto inadeguate alle loro esigenze etologiche. Senza tralasciare i metodi di addestramento brutali cui gli animali dei circhi sono sottoposti, l’innaturalezza dei “numeri” in cui sono costretti a esibirsi, lo stress e la sofferenza dei lunghi e continui spostamenti.

Tutto questo, con che diritto? Per il divertimento di chi? A vantaggio di quali interessi?

Certamente non i loro.

Basta fermarsi qualche minuto a bordo strada per capire di cosa stiamo parlando. Di quale dolore, umiliazione, tormento, e di quale cieca barbarie ancora oggi causa tutto questo.

Noi non ci divertiamo affatto, al contrario ci addolora, umilia e tormenta la vista dei loro occhi spenti, dei loro corpi prigionieri, della bellezza e dignità ridotta in schiavitù per il piacere degli stolti e il vantaggio di pochi.

Che questo non avvenga mai più. In gabbia stateci voi!”.