Le indagini sull’omicidio di Peppe Lucifora proseguono a ritmo serrato, ma sono complesse. L’assenza di un impianto di videosorveglianza nella zona e del telefonino, con con tutta probabilità l’assassino ha portato con sé e mai riacceso non consentendo quindi di poter individuare la posizione, rendono le indagini molto difficili.
Oggi i Ris di Messina sono arrivati nella casa di Peppe Lucifora, per individuare tracce utili all’indagine.
I carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Francesco Riccio e dal procuratore capo Fabio D’Anna, hanno ascoltato le persone più vicine alla vittima.
Come riporta il quotidiano Repubblica, sono stati sentiti soprattutto due uomini che però hanno fornito un alibi che gli investigatori definiscono di ferro.