L’Italia dice No all’abolizione dell’ora legale. Ecco il perchè

734

C’è il “No” dell’Italia all’abolizione dell’ora legale.

Per noi italiani dunque, tutto rimarrà invariato nei prossimi anni, con l’orario che continuerà a cambiare nell’ultimo week end di ottobre e nell’ultimo di marzo.

Tutto nasce da una proposta dell’Unione Europea, che ha chiesto di decidere se dal 2021 gli stati membri volevano adottare per tutto l’anno l’ora legale o quella solare, oppure restare con il cambio attuale.

Il governo italiano ha deciso, depositando nel mese di giugno a Bruxelles una richiesta formale, di mantenere intatta la situazione attuale. I motivi principali di questa scelta sono basati principalmente sul risparmio energetico e quindi economici. Ecco perché i Paesi dell’Europa del Sud sono a favore del doppio fuso orario in vigore adesso, che fa guadagnare un’ora di luce nel periodo estivo e ne fa recuperare un’altra nelle mattine invernali. Al contrario di ciò che capita nei Paesi del Nord Europa che hanno deciso di abolire il doppio orario.