Monterosso, al lavoro per il presepe vivente. Ecco le date

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Il presepe vivente di Monterosso Almo è un magnifico affresco della vita contadina in Sicilia, ancor più perché allestito nel rigoroso rispetto delle più autentiche tradizioni di vita, di lavoro e di fede dell’isola. Così si è espresso chi ha decretato quello preparato nel borgo più bello d’Italia come il miglior presepe di Sicilia. Ecco perché l’associazione “Amici del presepe” scende di nuovo in campo, e questa volta sarà la trentacinquesima edizione, per predisporre una rappresentazione che, come sempre, sarà calata nel fascino del dedalo di viuzze caratterizzante il quartiere antico. E’ la stessa straordinaria cornice in cui sarà data l’opportunità ai visitatori di immergersi in un’atmosfera quasi fatata durante le festività natalizie. Era il 1984 quando, per la prima volta, a Monterosso Almo, si diede il via, con grande entusiasmo, a quella che, nel corso degli anni, sarebbe diventata una gettonatissima kermesse. La sensazione è quella di compiere un salto nel tempo. Anche perché si ha a che fare con una accurata rievocazione storica ambientata negli anni Cinquanta che, tra l’altro, scaturisce da un allestimento dettagliato e curato nei minimi particolari.

Tutte le vie brulicano di vita e di luce, facendo riassaporare a chi si trova da quelle parti le sensazioni fantastiche del tempo che fu. Il quartiere Matrice, cornice ideale per la rappresentazione della Natività, farà da sfondo alla rinascita degli antichi mestieri, attività ormai scomparse che costituiscono la testimonianza più sincera di un passato immune dal consumismo e in assoluta simbiosi con i ritmi delle stagioni. Gli “Amici del presepe” di Monterosso Almo, sostenuti dall’Amministrazione comunale, si stanno già preparando per predisporre un percorso ricco di fascino. Gli appuntamenti sono stati programmati per il 26 e 29 dicembre, l’1, il 5 e il 6 gennaio, a cominciare dalle 17,30, con partenza da piazza San Giovanni. Nel cuore del centro montano, i visitatori potranno ammirare la laboriosità del “curdaru”, del “firraru”, della “lavannara” e, ancora, dello “scarparu”, nonché di tutte le altre figure che, per il Natale, ritorneranno ad essere protagoniste riproponendosi alle nuove generazioni, portando con loro in dotazione una ricchezza di storia e di tradizione che, spesso e volentieri, finisce nel dimenticatoio. “La nostra consapevolezza – dice il presidente dell’associazione “Amici del presepe”, Paolo Tavano – è che anche quest’anno non si potrà non rimanere incantati dinanzi alla scena della Natività che sarà riproposta con tutta la propria magia. Vedere spuntare, nel cuore del quartiere Matrice, i Magi, l’asinello, il bue, Maria, Giuseppe e il Bambin Gesù, costituisce un elemento non da poco vicino al senso più intimo che ciascuno di noi riesce ad attribuire al Natale”. Per informazioni è possibile contattare il 339.8739007, lo 0932.977550 oppure lo 0932.977656.