Nasce la prima scuola d’Arpa in provincia di Ragusa

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Si chiama Accademia di Musica e Arte Carlos Salzedo la nuova scuola che si propone di portare ‘innovazione’ in provincia.

Intitolata ad un grande arpista e compositore del ‘900, l’Accademia, oltre a ospitare i classici corsi di canto e strumento, ha voluto dar spazio anche alle arti visive, organizzando corsi di disegno, acquerello e soprattutto illustrazione, settore artistico ancora poco presente sul territorio.

La vera novità dell’Accademia, però, è la nascita della prima Scuola di Arpa della provincia di Ragusa. A gestirla è Fabio Rizza, presidente dell’associazione che, dopo aver concluso gli studi al Conservatorio di Parma ed essersi confrontato con l’ambiente professionale italiano dell’arpa, ha deciso di portare questo magico strumento nella sua terra natale.

Non vi sono mai stati, infatti, corsi d’arpa a fini, oltre che dilettantistici, anche professionali, tali da permettere una preparazione completa per l’ingresso in conservatorio o in licei musicali.

La Scuola propone sia lo studio dell’arpa celtica, più piccola e adatta a grandi e bambini, sia dell’arpa classica, o a pedali, quella che siamo abituati a vedere nelle orchestre.

Primo obiettivo del maestro Rizza è dimostrare come l’arpa sia uno strumento alla portata di tutti gli amanti della musica, non più difficile da imparare di altri strumenti e dagli effetti terapeutici incredibili.

Penso che la provincia di Ragusa, con la sua magnificenza architettonica, il particolare gusto per il senso estetico e l’arte in generale, non possa non avere la possibilità di studiare l’arpa” afferma Fabio Rizza e continua: “Quando ho cominciato i miei studi, dovevo prendere diversi autobus soltanto per fare una lezione di arpa; l’insegnate più vicina, infatti, si trovava nel catanese”.

I corsi saranno sia individuali che collettivi; l’Accademia offre inoltre la possibilità di studiare sullo strumento della scuola, prenotando per tempo l’aula, dando così l’occasione unica di provare, evitando fin dall’inizio i costi di affitto dello strumento.

“Ci auguriamo – spiega Rizza – che i nostri giovani continuino ad avere il coraggio di investire sul territorio, vedendo fruttare i loro talenti e portando innovazione e varietà”.