Grande partecipazione al Seminario sul “Dopo Di Noi e Progetti di Vita” tenutosi all’Auditorium Floridia di Modica ed organizzato dall’Associazione Volontari Sostegno Disabili (VSDI) Onlus, con il sostegno del CSVE Centro Servizi Volontariato Etneo ed il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Proviciale, i Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo e l’Ordine professionale assistenti sociali Sicilia. Il seminario, è stato moderato da Giorgio Paolo Di Giacomo, neo Dirigente del I Settore Servizi Sociali del Comune di Modica, capofila del Distretto Socio Sanitario 45, che ha sottolineato l’importanza di questi momenti di confronto. E’ stato il Presidente del Consiglio Comunale di Modica, Carmela Minioto, a dare il via al Seminario, portando i saluti del sindaco e di tutta l’amministrazione, a seguire il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Modica Rosario Viola e l’assessore ai servizi sociali del Comune di Ispica Evelina Barone. Tutti hanno ribadito, nei loro brevi interventi, l’importanza e la necessità di fare rete e lavorare insieme per il benessere dei cittadini. Il Direttore Sanitario dell’Asp di Ragusa Raffaele Elia, ha elogiato il lavoro di chi opera all’interno del Distretto, sottolineando l’importanza di sbloccare l’iter per ottenere l’approvazione dei progetti di vita e usufruire dei fondi messi a disposizione per i destinatari della Legge 112/16 sul Dopo di Noi. Il Direttore, ha sottolineato inoltre, la doppia opportunità per il territorio: da una parte infatti si potranno offrire dei servizi migliori e dall’altra si potranno creare nuovi posti di lavoro. Con l’intervento di Marco Santoro, esperto di servizi sociali, si è entrato nel vivo dei lavori. Santoro ha spiegato nei dettagli la Legge sul Dopo di Noi. Articolato poi l’intervento di Rita Floridia, assistente servizi sociali dell’Asp di Ragusa, che ha spiegato, passo dopo passo, l’iter procedurale per redigere il progetto di vita che deve realmente rappresentare i bisogni del disabile e della sua famiglia. In particolare si è soffermata sull’importanza della S.Va.M.Di ovvero la “Scheda di Valutazione Multidimensionale per le Persone con Disabilità” che oltre a consentire di ottenere elementi puntuali per una programmazione regionale e territoriale dei servizi per le persone con disabilità, rendendo possibile anche esprimere valutazioni oggettive e attendibili relative al percorso ideale o compatibile per la presa in carico del soggetto da parte dei diversi servizi del territorio, permette di verificare tutti gli ambiti di inappropriatezza potenzialmente riscontrabili nei diversi servizi del territorio. La Floridia, inoltre, ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’assistente sociale che, deve riappropriarsi delle proprie competenze e deve essere sempre formato ed informato per poter dare le giuste informazioni. Principio ribadito anche da Corrado Parisi, Consigliere Croas Sicilia, che ha sottolineato le difficoltà che quotidianamente devono superare gli addetti ai lavori, perché la necessità è quella di affrontare non solo il dopo ma anche il “durante noi”. Il Presidente del Consorzio La Città Solidale, Aurelio Guccione, ha centrato l’intervento sulla necessità di distinguere tra il budget di progetto ed il piano finanziario ma soprattutto la necessità di una programmazione a lungo termine. “Non si può considerare la legge sul Dopo di Noi, ha dichiarato Guccione, in maniera assestante ma bisogna inserirla negli altri interventi del Distretto. Bisogna iniziare a ragionare parlando di famiglia e non del singolo soggetto disabile.” Prima della conclusione dei lavori, affidata al Presidente dell’Anfass Sicilia Pippo Giardina, si sono alternati vari interventi non programmati tra cui quello di Giovanni Provvidenza Presidente dell’Anfass di Modica che ha rivendicato la paternità della legge sul Dopo di Noi e ha sollecitato la necessità di passare dalle parole ai fatti. A seguire Paolo Santoro, fra gli organizzatori del convegno, che ha ribadito la necessità che ogni disabile abbia un progetto di vita ed ha portato la sua esperienza concreta, essendo stato fra i primi a realizzare una casa famiglia ad Ispica e che ad oggi non riceve alcun tipo di finanziamento, pur avendo nei fatti, un progetto già attuato ed operativo. Ed insieme a lui sono intervenuti altri soggetti che in provincia hanno delle case famiglie e che vivono lo stesso dramma. Ed è proprio partendo da queste realtà che bisogna partire, ha dichiarato il Presidente Giardina. “Bisogna utilizzare l’esperienza di chi opera concretamente sul territorio-ha dichiarato- per far si che tutti gli sforzi fatti in questi anni non vadano perduti in termini economici e non solo. Non c’è più tempo, bisogna agire in fretta per evitare che i soldi stanziati per la Sicilia, 15 milioni di euro, vengano dati ad altre regioni in grado di spenderli concretamente.”