Una figura molto particolare, ricordata non a caso dai tanti ragusani che lo conobbero. Un padre spirituale per molti. Che ha segnato un’epoca per alcune generazioni di cattolici. Ma soprattutto un caro amico, così come è scritto nella lapide posta nel 1990 per ricordarne la figura. Il carmelitano padre Adalberto Togni morì nel 1984, all’età di appena 53 anni. Ieri, in occasione delle celebrazioni per la festa della Madonna del Monte Carmelo, la comunità del santuario del Carmine ha voluto ricordarlo a 35 anni dalla sua morte. E lo ha fatto con la proiezione di video, documenti e testimonianze oltre che con una celebrazione eucaristica animata dai vecchi scout. Inoltre, è stata scoperta una lapide per rinnovarne la memoria a cui hanno fatto seguito canti e danze attorno al fuoco. Padre Adalberto era figlio della famiglia circense dei Togni. Paleontologo, aveva raccolto una notevole collezioni di reperti che mise a disposizione degli studenti. Diede un vigoroso impulso al convento di Ragusa, quasi disabitato, che divenne il polo di aggregazione dei giovani del Carmine e di altri quartieri. Nel convento, oltre alle attività religiose, avevano sede gli scout, la squadra ragusana del tennis da tavolo e il centro studi sul territorio. In molti ricordano ancora padre Adalberto girovagare per gli orti della vallata Santa Domenica con il suo cane. Negli orti, inoltre, teneva, per la gioia dei più piccoli, le papere, i conigli e le caprette. Ieri è stato un bel momento legato alle rievocazioni e ai ricordi. Le celebrazioni in occasione della festa della Madonna del Monte Carmelo, intanto, proseguono. Lunedì 15 luglio, alle 21, nella chiesa delle Carmelitane scalze, Largo Madre Maria Candida dell’Eucaristia, si terrà una veglia di preghiera, con recita dell’ufficio delle letture e canto dell’inno “Akathistos”. Martedì 16 luglio, invece, sarà celebrata la solennità della Madonna del Carmine. Le sante messe al santuario sono in programma alle 9 e alle 11 mentre alle 12 è prevista la supplica alla Madonna del Carmine. Alle 18 la recita del Rosario, alle 18,30 il canto del Vespro e alle 19 la santa messa presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa, con l’affidamento dei malati e delle fragilità alla Madonna. Gli operatori sanitari e le associazioni di volontariato sono stati invitati a partecipare per accompagnare i malati e i diversamente abili. La processione con il simulacro, invece, è fissata per domenica 21 luglio e, per l’occasione, nelle aree interessate, sarà effettuata un’azione di pulizia straordinaria da parte dell’impresa ecologica Busso Sebastiano che gestisce il servizio di igiene ambientale in città.