Rosario Greco, l’uomo alla guida del Suv che ha falciato e ucciso un bambino di 11 anni e ha distrutto la vita di un altro bambino che lotta per non morire all’ospedale di Messina, è il figlio di Elio Greco, il “re” degli imballaggi di Vittoria.
Il padre, secondo la ricostruzione del Tribunale di Catania che lo scorso mese di gennaio gli ha sequestrato beni per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro, sarebbe stato un affiliato al clan Dominante-Carbonaro e vicino alla famiglia mafiosa gelese dei Rinzivillo.
Anche il figlio Rosario, che ora è accusato di omicidio stradale aggravato, ha precedenti penali per porto abusivo di armi e traffico di sostanze stupefacenti. E’ stato arrestato nel 2015 a seguito di diverse perquisizioni della Polizia che gli hanno ritrovato a casa armi.
Nel Suv che ha seminato morte, c’erano altre tre persone: due di loro con precedenti. Uno è Angelo Ventura, figlio di un uomo ritenuto capomafia di Vittoria, Giambattista, l’altro è Alfredo Sortino con vari precedenti penali. I tre che accompagnavano in auto Rosario Greco, inizialmente avrebbero tentato di ‘favorire’ l’autore dell’omicidio stradale, ma poi hanno deciso di fornire un’esatta dinamica di quanto accaduto addebitando ogni responsabilità al conducente. Sono stati denunciati per favoreggiamento.