“La logica del risparmio per forza sta abbrutendo i centri storici delle nostre cittadine barocche. E’ accaduto a Modica, dove la circostanza dell’installazione delle lampade a led con colore freddo è al centro di polemiche infinite da giorni. Sta accadendo anche a Ragusa dove, in piazza San Giovanni, nel cuore del centro storico superiore, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cassì ha fatto la stessa scelta, ovvio anche in questo caso per risparmiare. L’effetto, però, è da bocciare senza se e senza ma”. Lo dice il consigliere comunale Mario D’Asta che mette in rilievo come questa circostanza non vada bene per niente. “Anzi – continua – è un’ipotesi di lavoro che, osservando le prime lampade a led già installate, non ci sta bene per niente proprio perché deturpa il paesaggio serale con una luce forte e bianca che nulla ha a che vedere con la valorizzazione dei nostri monumenti barocchi che, invece, risaltano meglio con una luce calda e meno invadente. Non siamo d’accordo, dunque, con questa determinazione e chiediamo al sindaco di rivederla. Capiamo che possa trattarsi di una situazione complessa ma qui si sta scherzando con il fuoco, cioè rischiando di compromettere lo skyline di una città come Ragusa che ha tra i suoi punti di forza proprio questa dimensione da presepe serale che tutti le attribuiscono e apprezzano. Che vogliamo fare? Stravolgere tutto? Sarebbe un errore clamoroso. Chiediamo, dunque, al sindaco di mettere mano alla questione e di compiere una doverosa marcia indietro. In caso contrario, siamo pronti, assieme a numerosi altri cittadini, a fare sentire la nostra voce, chiedendo che la situazione sia rivista”.
La replica dell’assessore Giuffrida: “Ho contatto personalmente il manutentore degli impianti il quale ha sì confermato di aver sostituito le lampade di Piazza San Giovanni ma ha anche assicurato di aver utilizzato lampade con la stessa tipologia di luce presente sui luoghi negli ultimi 15 anni. Al massimo possono dare un’impressione diversa perché più nuove e pulite rispetto alle precedenti.
Ancora una volta, prima di spendere tempo per animare polemiche fuorvianti sui giornali, sarebbe bastato impiegarne un po’ meno per informarsi.”