Legambiente ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Ragusa, firmato dal presidente nazionale Stefano Ciafani, chiedendo di utilizzare i nuovi delitti di inquinamento, disastro ambientale inseriti nel codice penale grazie alla legge sugli ecoreati. Il riferimento è allo sversamento di idrocarburi nel torrente Moncillè, affluente dell’Irminio.
“L’età del petrolio in provincia di Ragusa – spiega Legambiente – è finita. Vanno bloccati tutti i progetti di nuove trivellazioni, i pozzi attivi gradualmente devono essere dismessi e non devono essere concesse proroghe, avviando invece la riconversione verso un sistema energetico 100% rinnovabile perché, trivellare intensamente in piccoli giacimenti come quelli in provincia di Ragusa, in situazioni ambientali delicate, è solo un accanimento terapeutico come affermava Leonardo Maugeri capo delle strategie e dello sviluppo dell’Eni”.