Tramite whatsapp venivano scambiati foto e video pedopornografici. E a scambiarseli erano anche degli adolescenti. Trenta le province italiane coinvolte nell’operazione della Polizia che ha coinvolto diverse Procure, tra cui quella per i minori di Catania. Sono state le investigazioni del compartimento della polizia postale di Catania a prendere in esame la denuncia di una mamma che nello smartphone del figlio aveva trovato immagini pornografiche di minori.
Le immagini erano condivise da gruppi ai quali il figlio era iscritto. Inizialmente condividevano immagini e video di torture, suicidi e simili. Poi immagini pedopornografiche.
Le città coinvolte nell’operazione sono quelle di Catania, Ragusa, Bari, Brindisi, Foggia, Taranto, Roma, Torino, Alessandra, Asti, Novara, Milano, Brescia, Pavia, Firenze, Livorno, Prato, Venezia, Treviso, Verona, Reggio Calabria, Catanzaro, Oristano, Napoli, Gorizia, Terni, Genova, Matera, Forli e L’Aquila.