I Carabinieri della Compagnia di Modica, dalle prime luci dell’alba, in Modica, Scicli e Pozzallo, hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari (8 custodie in carcere, 1 arresti domiciliari, 1 obbligo di dimora) emesse dal G.I.P. del Tribunale di Ragusa su richiesta della locale Procura. Sono stati tratti in arresto 9 soggetti maggiorenni italiani, ed 1 soggetto è sottoposto all’obbligo di dimora, responsabili a vario titolo di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina e marijuana. Per un soggetto viene contestato un furto aggravato all’interno di ufficio assicurativo di Modica, accaduto nel 2014. Tutti i soggetti sono gravati da precedenti penali specifici. L’attività investigativa svolta interamente dall’Aliquota Operativa della Compagnia con osservazione, controllo e pedinamento e captazioni telefoniche ed ambientali, ha permesso nel corso dell’indagine di operare diversi arresti in flagranza e recuperi di stupefacente anche cospicui ( si tratta di 4 arresti in flagranza ed il sequestro di Circa 1,5 kg di droghe di vario genere). Ad ulteriore conferma delle cessioni venivano dettagliatamente escussi a Sommarie informazioni gli assuntori, molti dei quali minorenni. L’indagine aveva preso avvio da attività di monitoraggio dello spaccio nei pressi delle scuole secondarie di Modica, nel piazzale antistante una Chiesa (Madonna delle Lacrime), luoghi frequentati dai giovani anche minorenni, e delle palazzine delle case popolari della zona nuova della città di Modica, ove il controllo del territorio è maggiormente serrato al fine di evitare criticità per la sicurezza pubblica. Il cospicuo canale di approvvigionamento delle diverse sostanze proveniva da soggetti di Scicli (Valerio Levante, arrestato lo scorso agosto con circa 1 kg di marijuana detenuta nel giardino) e Pozzallo (Salvatore Giardina, soggetto molto attivo nei traffici di droga), entrambi approvvigionatori di professione. Successivamente gli indagati si adoperavano per organizzare una rete di spaccio sulla città di Modica, che vedeva nel corso delle investigazioni numerosi episodi di acquisti/cessioni ben documentate, con l’identificazione di circa 50 assuntori che sono stati segnalati alla Prefettura di Ragusa. La fase invernale e autunnale dello spaccio avveniva nella c.d. piazza di spaccio nei pressi delle palazzine popolari di Corso S.Pertini ed in città (come nella centralissima Piazza Matteotti), la fase estiva vedeva gli indagati smerciare la droga quotidianamente nella zona balneare dei locali della movida giovanile di Marina di Modica.
La scelta di indicare le investigazioni con il nome di “Bronx” consegue al nome gergale della zona delle palazzine popolari IACP di Modica divenuta teatro dei frequenti scambi, e per la quale diversi cittadini onesti, e che non hanno collaborato per timore di avvenute ritorsioni su chi contattasse le FF.PP., avevano rassegnato lamentele. Ad esempio, uno dei residenti era stato picchiato da un indagato perché accusato di aver segnalato alle forze dell’ordine. L’operazione investiva l’arco temporale dal maggio 2018 al febbraio 2019. Uno dei principali perni dello spaccio, Giancarlo Noto, in una conversazione registrata, mostra preoccupazione per eventuale legalizzazione delle droghe leggere nella misura in cui, non avrebbe avuto più mercato illecito. Tutti gli elementi raccolti sotto la direzione del Procuratore della Repubblica di Ragusa, dott. D’Anna, sono stati rassegnati al GIP, che ha concordato pienamente con le risultanze investigative. Il Giudice ha, peraltro, sottolineato come tutti i soggetti avessero una forte proclività a delinquere svolgendo in modo esclusivo quale sostentamento l’attività di spaccio.
L’operazione è stata svolta da 40 militari del Comando Provinciale di Ragusa, coadiuvati da Nucleo Cinofili Nicolosi, ed elicottero del 12° Elinucleo di CT. Al termine dell’operazione sono stati arrestati con custodia in carcere: Giancarlo Noto, Carmelo Rizza, Andrea Tedeschi, Valerio Levante, Emanuele Cannata, Salvatore Giardina, Johnny Orlando, Matteo Matarazzo. Ai domiciliari è andato Gioele Fede, mentre per Corrado Lumario è stato disposto l’obbligo di dimora a Modica.