“Quella di oggi – dichiara commosso il sindaco di Comiso – è una data da annoverare tra quelle storiche per la nostra città. Si è infatti sancito con l’atto di donazione, il passaggio di un grande patrimonio in termini assoluti, di opere del maestro Nino Caruso alla città di Comiso.
L’iter – spiega il primo cittadino – è stato lungo e farraginoso ed è cominciato nel 2010 quando ero assessore alla cultura. Il maestro allora, tornò nella sua città elettiva, Comiso, con una mostra bellissima dal titolo emblematico di “ Terra Madre” presso la sala Pietro Palazzo. Fu proprio in quell’occasione – continua la Schembari- che Caruso decise di donare una parte cospicua delle sue opere. Come consigliere comunale di opposizione, dopo, continuai a pungolare e i rapporti con il maestro vennero intrattenuti dall’amministrazione che mi ha preceduto. Ora che sono sindaco di Comiso – ancora – sto assolvendo a un impegno innanzitutto morale, poiché Nino Caruso mi chiamò dal letto dell’ospedale poco prima di lasciarci, raccomandandomi di portare a compimento il suo progetto. Così oggi, davanti al Notaio Zichichi, alla presenza dei donatori, i figli del maestro Stefano e Andrea Caruso, del dott. Fabio Melilli in rappresentanza del Comune di Comiso e che ringrazio particolarmente per avere seguito l’iter dalla nascita fino all’atto conclusivo, dei main sponsor Salvatore Cascone, Clotilde DiBennardo, Giusy Damigella e Giovanni Giudice e degli architetti Liccese e LaPerna, è stato siglato l’atto di donazione. Un ringraziamento – ancora Maria Rita Schembari – va alla Presidente Emerita della Pro Loco, Tina Vittoria D’amato, per avermi presentato nel 2009 il maestro Caruso e per avere mantenuto questi rapporti importantissimi per la città di Comiso che hanno dato l’incipit a tutto l’iter cominciato con l’amministrazione Alfano, attraversando l’amministrazione Spataro e giungendo a compimento con l’amministrazione Shembari.
Entro le prossime settimane – conclude il sindaco – cominceranno i lavori per la realizzazione del museo Caruso che sarà allocato in un’ala dell’ex mercato ittico di piazza delle erbe, accanto alla fondazione Bufalino. Ci siamo dati un termine che quello del 31 gennaio 2020 ma speriamo con forza di potere renderlo fruibile entro Natale del 2019”.
Comiso 18.06.2019