Nicolò Cafaro protagonista di Ami Giovani a Modica

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Le mille sfumature dei preludi di Debussy e poi Busoni, Chopin, Brahms, Prokofiev: dalla letteratura romantica alla ricerca novecentesca, è stato intenso e significativo l’ampio repertorio proposto da Nicolò Cafaro per il suo concerto di giovedì scorso a Modica, tappa annuale del progetto Ami Giovani.

Ospite dell’Associazione Mozart Italia sede di Modica, Cafaro è stato introdotto da un’esibizione del Coro Monti Iblei patrocinato dall’International Inner Wheel e diretto da Giovanna Rizza: giovanissimi cantori che incontrano periodicamente la musica come esperienza formativa per la loro crescita.

Poi la sua lunga esibizione da solista, che il pubblico ha gradito ed applaudito. Prima, appunto, le inconfondibili sonorità di Debussy, con il forte potere immaginifico dei Préludes –  Premiere livre n. 5 e 6 eDeuxime livre n. 12. Poi le altrettanto visionarie e sorprendenti provocazioni della Sonatina seconda, KV259 diBusoni, inevitabile omaggio a un imminentissimo prestigioso impegno che attende Cafaro: è proprio lui, infatti, uno dei due unici italiani ad essere stati selezionati per partecipare al Concorso Internazionale Ferruccio Busoni che si terrà a brevissimo. A seguire, il forte spirito innovativo dei quattro movimenti dell’ampia Sonata n.2 in si bemolle minore, op. 35 di Chopin e poi tre dei sette intensi e struggenti frammenti dell’Op. 116 di Brahms, prima di concludere con gli oscuri contrasti della travolgente Sonata n.7 in si bemolle maggiore op.83 di Prokofiev, tra le sue celebri “sonate di guerra”.

Ancora una volta, con questo bravissimo e promettente musicista, allievo dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania – ha commentato la presidente di Ami Modica Anna Maria Spoto proponiamo al pubblico esempi di fulgida e bella giovinezza che si impegna e crede nel valore dello studio e dell’impegno. Una grandissima soddisfazione il risultato di ieri sera, a questo giovane musicista già professionista auguriamo tutto il bello ed il meglio che la musica può regalare”.