“L’indignazione ci assale, di nuovo, oggi, nell’apprendere del caso di stupro perpetrato da parte di un nigeriano nei confronti della compagna e della di lei figlia di 12 anni.
In questi casi, sia per la diversa nazionalità, sia per il giusto riserbo degli inquirenti, diventa problematico intervenire.
Ma noi siamo qui e ci rendiamo disponibili per ogni eventuale supporto. Ieri sera è stato solo un … inizio!”.
Spiegano le donne di #Adessobasta commentanto la notizia di cronaca di questa mattina. Proprio ieri una grande manifestazione contro la violenza sulle donne per ricordare Alice, Maria e Pamela.
Questa la nota del comitato:
“Ieri, Ragusa si è rialzata. Una manifestazione di grande partecipazione. Tantissime donne con accanto compagni, mariti, figli hanno colorato, con i loro volti piazza San Giovanni. Le fiaccole hanno illuminato il percorso che ha visto il corteo arrivare al piazzale “Maria Occhipinti”. Protagoniste, purtroppo nella tragedia, sono state Alice, Maria e Pamela.
Un rispettoso silenzio ha caratterizzato la manifestazione, era giusto così! Ma dietro questo silenzio ci sono le voci di donne che gridano e rivendicano un cambiamento della società. Ragusa ha risposto di sì!
È tempo del cambiamento la rete nata così spontaneamente dopo una tragedia dovrà essere il punto di partenza di questa comunità che ha detto no alla violenza.
Il Comitato #adessobasta, vuole, con questo comunicato, ringraziare la città, nelle sue diverse articolazioni, le istituzioni, e le numerose donne e tanti uomini venute/venuti a portare il contributo da altri comuni.
Adesso, insieme, iniziamo un nuovo cammino che porterà risultati. La violenza non è un fatto privato ma appartiene alle comunità e, una società civile deve combatterla.
Iniziamo da oggi guardando al futuro ma senza dimenticare chi non c’è più.
Il Comitato rivolge anche un grazie, particolare, alla famiglia di Maria Zarba per la loro presenza alla manifestazione”.