Fede, tradizione, folklore. Sono gli elementi caratterizzanti della Pasqua comisana che tra poco vivrà il momento clou. Domani, infatti, sarà l’atteso rito della “Paci” a dare il “la” alla festa e all’entusiasmo della giornata in cui si celebra la Resurrezione di Cristo. Già dalle 7,30, il suono festoso delle campane della basilica dell’Annunziata e lo sparo di salve a cannone annunceranno alla città la gioia del momento.
Le celebrazioni eucaristiche sono in programma alle 8, alle 11,30, alle 19 e alle 21. Alle 9, le bande musicali percorreranno le vie della città per trasmettere a tutti il messaggio di gioia. Dopo la solenne celebrazione eucaristica delle 10, presieduta dall’arcidiacono parroco, il sacerdote Girolamo Alessi, ci sarà l’uscita dei simulacri di Gesù Risorto e di Maria Santissima Annunziata salutati dalla folla festante e dallo spettacolo di fuochi e colori. In piazza Santissima Annunziata, ci sarà il primo incontro di “pace” tra i due simulacri. Dalle 13,30 alle 15 la sosta dei due simulacri è programmata nella chiesa di San Leonardo. La festa proseguirà, dal primo pomeriggio, per tutta la giornata, lungo le vie della città, sino a quando, a mezzanotte, non ci sarà l’ingresso dei simulacri in piazza Fonte Diana. Qui avrà luogo per due volte la “pace” denominata dei Gonfaloni e delle Confraternite. Subito dopo il rientro in basilica e “pace”. Il periodo di festa continua anche il lunedì con l’ottava di Pasqua. Alle 18,30 ci sarà la preghiera del Rosario, alle 19 la santa messa e alle 21,30, in piazza Maria Santissima Annunziata, una spassosissima commedia dal titolo “Amara cu mori” di e con Turi Seminara. Si prosegue poi il 23 aprile con il martedì fra l’ottava di Pasqua. Alle 8,30 è in programma la celebrazione eucaristica, alle 18,30 la preghiera del Rosario e alle 19 una nuova santa messa in cui si pregherà per tutti i benefattori defunti. Alla luce della particolarità degli eventi, l’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, sta proseguendo nell’effettuare un’azione di pulizia straordinaria nei luoghi interessati dalle celebrazioni. Gli elementi distintivi della festa? Le due statue a più riprese si incontrano e si allontanano velocemente fra gli “osanna” della folla, dopo che due bambini vestiti da angeli, con abiti fedelmente riprodotti secondo la tradizione catalana del ‘600, intonano il Regina Coeli. Queste “paci” si ripetono davanti ad ogni chiesa. Più attesa è certo quella “ro strittu”, che ha luogo davanti la chiesa intitolata a Santa Maria delle Stelle.