Mostra di Francesco Iacono a Palazzo Labisi, a Comiso. L’artista vittoriese propone, tra le mura del palazzo nobiliare ottocentesco, la sua “antologica” dal titolo”Percorsi”. Si tratta di circa 150 opere (oli, pastelli, grafiche, sculture) che raccontano il suo percorso artistico dal 1978 al 2018. Tra le opere di spicco, i quadri ad olio realizzati con le mani, senza l’ausilio di pennelli, che hanno connaturato la sua produzione artistica fino agli inizi degli anni 2000, ma anche sculture, medio-rilievi in bronzo, installazioni. La mostra, organizzata dall’associazione “Arteinsieme”, sarà inaugurata il 27 aprile, alle 19. Resterà aperta fino al 26 maggio.
Si tratta della seconda volta di “Arteinsieme” a Palazzo Labisi, aperto per la prima volta nel dicembre 2018, con una collettiva dedicata a Gesualdo Spampinato. L’edificio, di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari, è stato di recente affidato alla gestione del comune, per tre anni. La mostra è stata realizzata con il patrocinio del comune di Comiso.
Francesco Iacono si racconta: «Nel 1978, durante il servizio militare, avevo comprato una tela, ma non avevo i pennelli. Cominciai ad utilizzare i colori con le mani: un’esperienza fantastica perché esse permettono di entrare in sinergia con la materia pittorica. Con le mani ho anche plasmato l’argilla delle mie sculture». In un’altra fase della sua esperienza artistica, più recente, Francesco Iacono si è dedicato allo studio degli spazi, dell’universo e del suo mistero. Nel corso della sua carriera artistica ha realizzato anche alcune installazioni artistiche: memorabile quella con “fagotti di stoffa”, realizzata nel 2006 sul bagnasciuga della spiaggia di Scoglitti e dedicata al tema dei migranti. Al suo attivo, anche numerose mostre e riconoscimenti: la prima mostra venne realizzata nel 1980 al Palazzo della Provincia. Poi espone a Palermo, Castelvetrano, Licata, Bologna. Nel 1994 gli venne conferita la medaglia d’argento al secondo Festival Internazionale della pittura contemporanea di Sanremo; nel 1996, alla quarta edizione, ottenne la medaglia d’oro, premio della critica Cesare Orvieto. Nel 1997, ha esposto alla rassegna Regionale di pittura e scultura dei grandi maestri siciliani Assoro Arte. Ha esposto anche in Francia, al 12° Salone Internazionale d’Arte nell’Abbazia di Saint-Arnoul a Crèpy en Valois ed al Museo Arkansas Art Center, presso la città di Little Rock (U.S.A.), nel 1999. Nel 2001 ha realizzato dei collage dedicati alla strage delle Torri Gemelle: alcuni di essi saranno ora esposti a Palazzo Labisi. Nel 2002, una sua antologica dal titolo Groviglio di sentimenti venne presentata a Palazzo Spadaro di Scicli. È del 2009 un’installazione al Castello di Donnafugata, sul tema dell’”Esodo”, dedicata all’immigrazione. Nel 2011 ha ricevuto il premio Grappolo d’Oro e Garofano d’Oro durante la Fiera Emaia, nella sezione speciale di arti figurative, pittura e scultura. Nello stesso anno, è stato presente all’International Art Biennale di Malta, ottenendo un riconoscimento speciale per la pittura e per la scultura. «L’arte visiva è quell’espressione capace di rendere partecipi tutti gli esseri umani, a prescindere dalla lingua parlata. Nelle mie mostre all’estero, ho potuto sperimentare il dialogo con i visitatori non con le parole, ma con il messaggio trasmesso dalle opere».
Si potrà visitare la mostra tutti i giorni, tranne martedì, dalle 18 alle 20,30, fino al 26 maggio.