Festa di San Giorgio, domenica la tradizionale ‘Scinnuta’

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La festa religiosa più suggestiva, più sentita dai devoti, in grado di attirare decine di migliaia di visitatori, sta per partire. E’ la stessa festa in cui mito e tradizione si fondono in un unicum inscindibile. Sono momenti speciali quelli che condurranno alle celebrazioni in onore del santo cavaliere. Domenica 21 aprile prenderanno ufficialmente il via i festeggiamenti patronali in onore di San Giorgio. Da oltre 1.500 anni, da quando, cioè, il culto si è diffuso nella città di Ragusa, i fedeli torneranno ad onorare e celebrare il martire. Dopo la santa messa delle 19 che concluderà i riti pasquali, all’interno del Duomo sarà perpetuato un rito di grande suggestione: la traslazione del simulacro del santo dalla nicchia in cui viene ospitato tutto l’anno sino all’abside accanto all’altare, dove rimarrà per tutto il periodo dei festeggiamenti. Prima, però, la traslazione sarà effettuata anche per l’Arca santa.

Come sempre, i fedeli accoglieranno questo singolare momento, quello della “scinnuta”, con grida di giubilo, per manifestare la propria devozione nei confronti del glorioso patrono di Ragusa. Tra le navate, dunque, i primi momenti di festa mentre la caratteristica “abballariata” renderà il rito ancora più coinvolgente. Il tutto sarà accompagnato dal suono dell’“organo maximum” e della campana grande della chiesa Madre. Sarà un modo, insomma, per dare il primo abbraccio al simulacro del santo. Quest’anno ricorre il 376esimo anniversario da quando il martire è stato insignito del titolo di patrono della città di Ragusa. Tutto ciò in preparazione della festa esterna che, nel 2019, si terrà il 31 maggio, l’1 e 2 giugno. I componenti dell’associazione “San Giorgio martire” e dell’associazione portatori stanno fornendo piena collaborazione al parroco, don Pietro Floridia, costituendo il comitato dei festeggiamenti.

Il comitato sta seguendo con la massima attenzione l’organizzazione del calendario delle iniziative senza dimenticare che il 23 aprile si terrà la celebrazione liturgica. L’intera comunità dei fedeli ragusani, ma anche i numerosi visitatori che, per l’occasione, non mancheranno, si immergeranno in un’atmosfera di religiosità che affonda le proprie radici nella notte dei tempi, da quando, cioè, il culto per San Giorgio cominciò a diffondersi pure nella cittadina iblea. La responsabilità più grande per i componenti del comitato è quella di fare in modo che i festeggiamenti solenni in onore di San Giorgio possano essere riproposti nella maniera adeguata, all’altezza della tradizione che caratterizza la devozione nei confronti di una figura sacra che per la città di Ragusa rappresenta moltissimo.