Un’ampia ed appassionata lezione, per indagare il pensiero che Mozart – attraverso il suo teatro musicale – ha saputo esprimere con straordinaria lucidità sulla condizione umana, con particolare riguardo all’animo femminile: è stata quella con cui la professoressa Graziella Seminara, sabato scorso, ha accompagnato il pubblico dell’Associazione Mozart Italia, sede di Modica, attraverso l’ascolto e la comprensione delle Nozze di Figaro, interamente riletto attraverso questa lente di ingrandimento.
Musicologa, titolare della Cattedra di drammaturgia musicale presso il Dipartimento di scienze umanistiche dell’Università di Catania e presidente del cda dell’Istituto Musicale Vincenzo Bellini, la professoressa Seminara era già stata ospite dell’associazione lo scorso anno al fianco di Marco Murara, in occasione dell’incontro dedicato alla traduzione italiana delle lettere di Mozart.
E in questa occasione ha scelto non a caso “Il Desio, l’Amore, l’Errore”, come traccia per condurre autorevolmente questa lezione, “perché proprio questi – ha spiegato – dimostrano la sua concezione della donna, che colpisce per la sua straordinaria modernità, nelle Nozze più ancora che altrove: qui infatti sono proprio le donne, Susanna e la contessa, a evitare la catastrofe e a rimettere ciascuno al suo giusto posto nell’ordine del mondo e delle cose”. “È proprio attraverso il teatro musicale – ha spiegato ancora la Seminara –, quello che è stato giustamente definito una vera e propria scuola di sentimenti, che Mozart è riuscito a cogliere l’immaginario di un’epoca. Per farlo, nel caso specifico delle Nozze, ha scelto i codici dell’opera buffa, modellandola ancor più su un intento di rappresentazione realistica della società, superando ogni confine tra serio e faceto e rispecchiando così la complessità e le contraddizioni dell’animo umano, anche grazie al grande lavoro del librettista Lorenzo Da Ponte. Il suo punto di vista, però, più che alle enunciazioni esplicite dei personaggi è affidato proprio alla musica: è la drammaturgia musicale che ci consente di cogliere il vero senso dell’opera e del pensiero mozartiano, ancora una volta con particolare riguardo al ruolo femminile e alla sua funzione di verità”.
“Ringrazio la professoressa Seminara averci regalato – ha commentato la presidente dell’Associazione Anna Maria Spoto – un incontro emozionante e bellissimo. Le Nozze di Figaro hanno raccontato, attraverso le sue parole e la miracolosa musica di Mozart , le mille sfaccettare dell’animo umano. Ornate da tutti i sentimenti, oscuri o luminosi, che sono uguali da sempre. Ma possono essere magicamente elevati quando a comporre, a scrivere , a dipingere, c’è una mano geniale. Chi ha partecipato ha certamente portato con sé spunti di conoscenza e stimoli ad un ulteriore approfondimento”.
Quello con la Seminara non è l’unico momento convegnistico del programma di quest’anno dell’Associazione Mozart: dopo il concerto di Alberto Ferro, il prossimo 29 marzo, ad aprile sarà ospite di Ami il professor Antonio Montinaro per una conversazione su “Musica e Cervello”.