L’appuntamento di martedì 12 febbraio in Consiglio comunale potrebbe essere un momento simbolico per riunire la città attorno al giovane Abdoullai Sowe. Nel programma della seduta convocata per le ore 19 c’è infatti l’ordine del giorno presentato dai consiglieri comunali Filippo Agosta, Giovanni Spadaro e Marcello Medica, a nome dei rispettivi gruppi, per perorare la causa di questo migrante che rischia l’espulsione. Come si ricorderà, Abdoullai Sowe è arrivato dal Senegal e lavora regolarmente da tanto tempo nel laboratorio dell’Antica Dolceria Bonajuto, dove sono giorni di grande incertezza e dolore, nel disperato tentativo di capire – anche grazie alla sensibilità mostrata dai funzionari della Questura – come far sì che questo ragazzo possa restare in Italia, eventualmente tentando la strada di un ricorso in Cassazione.
Per questo le numerose associazioni che si sono mobilitate in suo favore si stanno organizzando per darsi appuntamento nell’aula consiliare, manifestando così l’adesione di una numerosa fetta della cittadinanza riguardo all’auspicata approvazione unanime di un ordine del giorno dal forte valore simbolico e civico.
Il senso del testo, del resto, è proprio quello di far sì che il Consiglio esprima “massima solidarietà per il caso in questione”, chiedendo “a tutti gli organi competenti in materia di attivarsi a trecentosessanta gradi affinché, sia il caso di Abdoullai Sowe, che tanti altri casi simili in tutto il Paese trovino la giusta risposta giuridica e umana”, dando “tutta la sua disponibilità e il suo sostegno affinché il caso in questione si risolva positivamente con il riconoscimento al giovane Abdoullai di tutto ciò di cui avrebbe diritto e in primis quello di rimanere in Italia” e impegnando, infine, il Presidente del Consiglio Comunale, Carmela Minioto, “a farsi promotore della volontà del Consiglio Comunale e ad inoltrare l’atto consiliare al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al Presidente della Commissione Affari Costituzionali al Senato, Stefano Borghesi, al Presidente della Commissione Affari Costituzionali alla Camera, Giuseppe Brescia, al Prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, al Questore di Ragusa, Salvatore La Rosa e a tutta la deputazione nazionale e regionale iblea”. Già i proponenti hanno fatto presente che “per questa importante causa, occorre più che mai fare fronte comune per riuscire nell’obiettivo finale della permanenza definitiva del giovane Abdoullai Sowe a Modica, ragion per cui si auspica un sostegno unanime del Consiglio Comunale, dando così dimostrazione che, in casi come questo, non esistono colori politici ma soltanto valori fondanti che accomunano tutti”.
Peraltro lo stesso sindaco Ignazio Abbate aveva mosso un primo passo nella stessa direzione, scrivendo una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La città di Modica si è stretta intorno ad Abdoullai, avviando azioni di solidarietà per cercare con ogni forma possibile di sensibilizzare il Governo Nazionale, ma soprattutto Lei, Sig. Presidente. Si tratta di una lotta per il rispetto della dignità umana: il giovane Abdoullai Sowe chiede solo di rimanere in una città dove ha trovato pace, amicizia, accoglienza. Per questo chiediamo a Lei di aiutarci a sostenere la storia di questo giovane senegalese di fronte al Governo nazionale”.