È una festa che si conclude con un brutto momento. Ma la risposta del parroco è stata molto forte e chiara.
“Cari delinquenti, siete soli e isolati: fate silenzio perché dobbiamo pregare. Questa è la risposta della Chiesa. Sant’Agata non è ostaggio di alcuno…”. È stato monsignor Barbaro Scionti a pronunciare queste parole prima dell’ingresso della statua con le reliquie della martire nel Duomo di Catania.
Per decisione del ‘capovara’, per questioni di sicurezza, era stato deciso di annullare la tradizionale salita di San Giuliano, che culmina col canto delle monache di clausura.
A quel punto molti ‘sacchi bianchi’ si sono sganciati dal cordone che traina il fercolo e hanno proseguito nel percorso da soli, senza la statua, che ha proseguito poi fino a piazza Duomo.
Un brutto gesto, stigmatizzato dalle migliaia di devoti che assiepavano la piazza e via Etnea.
Il busto reliquiario ha fatto poi rientro in Cattedrale, salutato da migliaia di fedeli col fazzoletto bianco in mano.