‘Privatizzazione’ del cimitero di Comiso, la società si rivolge alla Corte dei Conti

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Ecco la nota della società cooperativa Caec:
“Con riguardo ai recenti sviluppi intervenuti in merito alla vicenda relativa al project financing avente ad oggetto ” la progettazione, l’esecuzione e la gestione del sistema cimiteriale Comiso- Pedalino “, del quale il CAEC è risultato aggiudicatario, il CAEC rileva l’illegittimità della proposta avanzata dal sindaco di Comiso, prof/ssa Maria Rita Schembari, in merito alla deliberazione n. 11 del 18 gennaio 2019, con cui si propone al Consiglio Comunale l’eliminazione dal vigente Piano triennale delle opere pubbliche dell’intervento di “Realizzazione del sistema cimiteriale Comiso- Pedalino “ e si invita il Dirigente del Settore ad annullare le procedure ad oggi esperite, finalizzate all’affidamento di cui sopra.
Qualora l’indirizzo della Giunta venisse attuato, codesto Consorzio subirebbe danni per milioni di euro che si tradurrebbero in un conseguente danno erariale, in considerazione delle risorse già impiegate per la progettazione, del mancato guadagno e del danno reputazionale.
Si rileva che l’opera è stata dal Comune considerata di massima priorità in considerazione del fabbisogno indicato in seno al progetto di fattibilità redatto dallo stesso Comune.
Si rileva, inoltre, che l’opera non comporterà alcuna spesa per il comune di Comiso, il quale, a mezzo del project in questione, realizzerà un servizio pubblico essenziale a mezzo del concessionario e alla scadenza della concessione potrà disporre di due strutture cimiteriali.
E ancora, il project non comporta nessun aggravio a carico dei cittadini in quanto, anche nell’ipotesi che l’opera fosse realizzata con fondi pubblici, in ogni caso le tariffe, ai sensi dell’art. 117 del D. Legislativo 267/2000, dovrebbero garantire l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e gestione e, quindi, dovrebbero consentire una copertura integrale dei costi che sosterrebbe il Comune.
Alla luce di quanto sopra, è già stata depositata dal nostro legale, avv. Riccardo Schininà dello Studio Legale Frediani Schininà& partners, presso il Comune di Comiso e per conoscenza presso la Procura regionale della Corte dei Conti, una memoria volta a rilevare tutti i profili di illegittimità del provvedimento citato nonché i danni che verrebbero subiti dal CAEC e che si tramuterebbero in danni erariali, nonché è stato conferito mandato di intraprendere tutte le azioni più opportune per la tutela dei diritti del CAEC e l’individuazione delle specifiche eventuali responsabilità personali degli amministratori in relazione agli atti amministrativi che dovessero essere adottati in attuazione dell’indirizzo della Giunta Municipale sopra citato”.