Sono due le operatrici licenziate dalla Seus, il Servizio regionale di emergenza urgenza. Ieri avevamo riportato la storia di una di loro, segnalata dalla Cisl: autista soccorritrice licenziata dall’azienda perché, in seguito a un intervento alla spalla destra, non aveva più potuto svolgere il suo ruolo.
Stessa sorte è toccata a Patrizia Campione Rendo, anche lei, come la collega, autista soccorritrice della Seus che, in seguito a un intervento d’urgenza per ernia del disco, dovuta proprio al lavoro che svolgeva, invece di venire cambiata di ruolo, dopo pochi mesi dall’operazione, è stata licenziata.
La donna si è rivolta al Tribunale del lavoro di Ragusa per chiedere che le cambiassero la mansione, anziché licenziarla, ma la sua richiesta è stata rigettata.
“In provincia siamo quattro i lavoratori della Seus in questa situazione – racconta amareggiata Patrizia – due di noi hanno visto la richiesta rigettata, altri due sono in attesa di verdetto. Invece, altri colleghi con casi simili, ma operanti fuori dalla provincia iblea, sono riusciti a vincere la causa”.
“Inoltre – continua Patrizia – esiste una convenzione tra la Seus e l’assessorato, e quindi le Asp siciliane in quanto socie della stessa Seus, sono tenute a prendersi in carico un certo numero di dipendenti della Seus dichiarati inidonei alle mansioni di autisti soccorritori”.
“A noi è toccata, dopo il danno, anche la beffa. Abbiamo avuto dei problemi fisici per via del lavoro che ogni giorno abbiamo svolto e poi al momento che questo lavoro ci ha arrecato dei problemi, siamo stati lasciati completamenti soli“.
“Abbiamo passato la vita ad aiutare gli altri – conclude – e adesso sembra che non ci sia nessuno disposto ad aiutare noi”.