Il Piccolo Teatro Popolare in scena per il Progetto Tanzania

253

Un classico del teatro ragusano. Per una finalità solidale. Ingredienti di richiamo per la nuova avventura artistica del Piccolo Teatro Popolare di Ragusa che domenica, in collaborazione con il progetto Tanzania, porterà in scena “La scatola di Marlene”, commedia brillante in tre atti del ragusanissimo e compianto Nino Criscione, tra l’altro vero e proprio cavallo di battaglia di questa compagnia. Anzi, Criscione scrisse il testo proprio adattandolo ai personaggi e agli attori del Piccolo Teatro Popolare.

Sarà portata in scena domenica 3 febbraio, alle 18, al teatro Don Bosco di corso Italia a Ragusa. Ma l’aspetto più importante è il fine dell’iniziativa. Infatti, la rappresentazione servirà per raccogliere fondi con l’obiettivo di donare un’aula laboratorio di biologia e chimica alla scuola secondaria di Makifu. Ed è l’obiettivo che si intende concretizzare entro il mese di luglio di quest’anno.

Il progetto Tanzania è nato per volere dell’ambasciatore d’Italia in Tanzania, Luigi Scotto, attualmente coordinatore degli affari degli stati dell’Africa del Sud al ministero degli Esteri. Dopo una visita presso la missione di padre Salvatore Ricceri, nell’ottobre del 2014, il dott. Scotto ha deciso di nominare un ragusano, Giuseppe Cusumano, come coordinatore di un progetto volto ad aiutare padre Salvatore nella costruzione di scuole nella regione di Iringa, dove il missionario opera da circa 25 anni.

Quindi, il progetto opera con gli auspici dell’ambasciata d’Italia in Tanzania, attualmente retta da Roberto Mengoni, con la benevolenza dell’ambasciata tanzana in Italia e del vescovo di Iringa, mons. Tarcisius Ngalalekumtwa.

“La scatola di Marlene” è la storia di due cugini, maturi e scapoloni, che convivono in un palazzo ereditato dai nonni. Tonino Del Ponte, insegnante, conduce una vita ordinata e metodica, fondamentalmente insoddisfatto e rassegnato ad una vita solitaria, in quanto soffre di un “originale” tic che gli si attiva quando si avvicina a una donna attraente. Pippo Del Ponte, il cugino, invece, vive di rendita. Scapestrato e donnaiolo, si muove di notte tra una discoteca e l’altra, pretendendo di dormire di giorno. Dalla diversità degli stili di vita nascono quotidiani conflitti. Tonino è succube e complice involontario degli intrighi di suo cugino. Carmela è una governante che si occupa dei due uomini, comprendendo sia l’uno che l’altro. Avuta conoscenza del tic convince Tonino a ricorrere a un mago. Equivoci e colpi di scena si susseguono sino alla fine della storia. Entrano in scena una avvenente ragazza che cerca di circuire il professor Tonino. Ma anche un idraulico e una fidanzata francese alla ricerca del padre. E il finale è ricco di colpi di scena.