L’assemblea di inizio anno della Compagnia delle Opere Sicilia Orientale, ospitata ieri sera dal SAL, ha reso chiaro che sarà un 2019 di grandi cambiamenti per l’associazione imprenditoriale, a cominciare dal fatto che – dopo ben otto anni – il direttore Cristina Scuderi lascerà il suo incarico, pur rimanendo tra i componenti del direttivo, non senza aver prima condiviso con il presidente Salvatore Contrafatto e con il direttivo stesso il nuovo piano delle attività da intraprendere.
“Lascio la direzione di CdO – ha spiegato la stessa Cristina Scuderi all’assemblea -, ma non lascio quella che è stata la mia casa per così tanto tempo, per questo ho accettato con grande gioia ed entusiasmo l’invito del mio presidente ad entrare nel consiglio direttivo per dare il mio contributo a questa grande opera. Ringrazio lui e quelli che lo hanno preceduto; tutte le persone che hanno lavorato con me in questi anni, ma ringrazio soprattutto gli imprenditori da cui ho imparato moltissimo. Inizio una nuova avventura all’interno di un’impresa siciliana, anch’essa socia della Compagnia delle Opere, con un bagaglio di esperienza e di speranza, che resta uno dei regali più belli che io potessi ricevere nella vita”.
Come simbolico passaggio di testimone è stata la stessa Cristina Scuderi, insieme a Claudia Fuccio che da quest’anno si occuperà dei servizi associativi, a presentare il piano di attività 2019: “Un piano per costruire con il quale siamo partiti dalle reali esigenze emerse nel dialogo con ciascuno dei nostri imprenditori. Faremo ciò che la CdO in questi anni ci ha insegnato: guardare la realtà, per accorgerci che cosa ci chiede il mercato e a quale passo di cambiamento siamo chiamati tutti“.
Turismo, agroalimentare, digitalizzazione e soprattutto formazione, saranno alcuni dei pilastri di questo piano. La formazione, in particolare, vedrà un’importante opportunità data da due nuovi protocolli d’intesa in via di definizione con l’Università degli studi di Catania e con la Scuola superiore di Catania, oltre a una serie di appuntamenti di scuola d’impresa già in calendario attraverso l’approfondimento di singole case histories. Già a febbraio, inoltre, sarà a Catania il presidente nazionale Bernhard Scholz, che incontrerà i giovani imprenditori per un confronto alla pari in cui lasciare i suoi suggerimenti.
“Abbiamo voluto che questa assemblea avesse come tema ‘L’anno del cambiamento’ – ha spiegato in conclusione il presidente Salvatore Contrafatto -, agganciandoci a quello che lo scorso novembre era già stato il tema di Expandere, ovvero ‘Time to chance’, perché siamo consapevoli dell’importanza dell’evoluzione per le nostre imprese nel contesto attuale. In questa direzione il più grande contributo che la Cdo può dare ai propri soci, alle aziende, ai liberi professionisti e quindi al territorio in cui questi operano, è quello di alimentare una società civile nuova, fatta di persone coscienti della propria identità e delle proprie potenzialità. Purtroppo è ancora diffuso un modo di fare impresa individualistico, ma per far fronte al gap che divide tante aziende dalla sempre maggiore richiesta di eccellenza da parte dei mercati di riferimento, l’unica via è unirsi per compiere parte del percorso insieme. La verifica periodica della propria identità e del proprio operato imprenditoriale è una provocazione che vogliamo tenere sempre viva ed è su questo che si concentrerà la nostra attività di quest’anno”.