Abdoullai Sowe è un giovane senegalese di 28 anni che da qualche tempo lavora all’Antica Dolceria Bonajuto di Modica.
La sua sembrerebbe una bella favola: arrivato a bordo di un gommone è riuscito a integrarsi, a trovare lavoro e a imparare a realizzare uno dei tesori più importanti della nostra provincia: il cioccolato modicano.
Ma la sua storia rischia di non avere un lieto fine per via delle recenti normative entrate in vigore con il Decreto Sicurezza.
Per questo varie associazioni, Caritas diocesana di Noto, Crisci Ranni, Casa Don Puglisi, CGIL Ragusa, Bottega equo-solidale Quetzal Modica, Movimento a difesa del cittadino, si sono unite e hanno lanciato un’appello, che è stato condiviso sulle pagine Facebook per raggiungere un maggior numero di persone.
Ecco quanto scritto:
“Scriviamo come cittadini di una città che avverte importante la bellezza della sua storia, dei suoi monumenti, della sua cultura, della sua gente.
Tra di noi ha trovato accoglienza e lavoro Abdoullai Sowe, giovane di origine senegalese che – come tanti altri – si è inserito nel nostro tessuto sociale, testimoniando una grande tenacia nello studio e nel lavoro, diventando abile artigiano, e comunicando la gioia di sentirsi voluto bene.
Diventa il simbolo di una buona integrazione fatta di contratto di lavoro e locazione regolari, conseguimento della terza media e studio dell’italiano, ma soprattutto di tanto impegno da parte sua e di tanta stima da parte di chi lo conosce.Per questo ci rattrista molto la notizia circolata in questi giorni del rischio che sia allontanato, come pure altri, a motivo di recenti nuove normative.
Confidiamo che si trovino i modi perché possa restare con noi, parte della nostra comunità. Speriamo che a tutti i livelli soprattutto istituzionali si trovino vie concrete per questa come per altre situazioni: vogliamo, come tessuto di associazioni ma anche come donne e uomini radicati nei principi della nostra Costituzione repubblicana, restare città che accoglie, certo con intelligenza e prudenza, ma anche e anzitutto conservando umanità, sensibilità umana.Vogliamo per questo sentire le istituzioni sensibili a quanto chiede il cuore di una città. Ogni padre e madre di famiglia, peraltro, capisce bene quando guarda un giovane che ha attraversato tante prove, ha raggiunto un traguardo che, come tutti i giovani, ha diritto a una vita dignitosa, ha diritto alla speranza e alla felicità”.
L’adesione è possibile presso la Bottega Quetzal Modica