Una città invasa dalle erbacce. Un quadro desolante prima dell’estate. Poi, pian piano, la situazione è migliorata anche grazie alla partenza del nuovo servizio previsto dalla precedente amministrazione. E proseguito, con un rafforzamento degli interventi, in questi mesi.
«Ai primi di settembre prima dell’apertura delle scuole e degli impianti sportivi i cui spazi a verde rientrano tra le attività del Servizio verde pubblico si era riusciti a normalizzare la grave emergenza, anche per le tante aree a rischio incendio – spiegano in Comune -. Fino ad oggi dall’avvio del piano di scerbatura, i cui lavori sono stati affidati in appalto ad un un’impresa del settore, per dare un’idea della grande mole di lavoro necessaria per attuare i numerosi interventi, gli operai specializzati hanno lavorato complessivamente 4.753 ore, sono stati effettuati oltre 537 viaggi in discarica da parte degli autocarri e sono stati messi in sicurezza 63 alberi e palme utilizzando in diversi casi, per circa 169 ore, furgoni attrezzati con cestelli. Nel mese di dicembre, si è lavorato anche nei giorni immediatamente a ridosso e dopo Natale e sono state tante le vie, piazze, giardini pubblici e contrade interessate ai lavori non solo di scerbatura ma di diserbo e potature varie».
«Come ho fatto presente in diverse occasioni – afferma l’assessore al verde pubblico Giovanni Iacono – l’estensione del territorio di Ragusa, pari a 441 km quadrati, undicesimo in Italia, è tripla rispetto, ad esempio, ad alcuni dei Comuni italiani con la migliore qualità della vita come Belluno, Bologna, Trento, ciascuno dell’estensione di circa 150 km quadrati. Ciò fa comprendere non solo quanto sia maggiormente oneroso attuare nel nostro territorio un attento piano di scerbatura, ma piuttosto quanto necessario sia mettere in atto un numero nettamente superiore di interventi ed utilizzare diverse unità lavorative specializzate per attuarli. Abbiamo avviato urgentemente, subito dopo l’insediamento di questa Amministrazione, lavori per ripulire strade urbane ed ex provinciali di nostra competenza, queste ultime per complessivi 520 km di lunghezza se si considerano i due cigli della carreggiata, che non sono state diserbate da 7 anni e siamo intervenuti anche su strade urbane prive di manutenzione da oltre 6 mesi».
Iacono aggiunge: «Già da mesi abbiamo approntato, ed è stata la prima volta, la mappatura georeferenziata al computer dell’intero territorio da manutenere che è stato suddiviso in 81 zone oltre, sempre mappate e georeferenziate, le 22 ex strade provinciali. Abbiamo provveduto ad attrezzarci acquistando una falciatrice aerea molto utile per i lavori extraurbani. Questa amministrazione, inoltre, al fine di attuare una ulteriore trasparenza, ha dato mandato all’ufficio di pubblicare ed aggiornare periodicamente l’elenco delle aree in cui si stanno attuando i lavori di scerbatura, diserbo e potatura». Basta collegarsi sul sito del Comune e cercare la voce «Lavori Verde pubblico».
«Mi preme sottolineare – conclude Iacono – che il Comune di Ragusa ha utilizzato mezzi e risorse economiche nettamente inferiori rispetto a quelle di altri enti locali italiani chiamati a eseguire interventi similari, ma su una superficie territoriale parecchio più ridotta della nostra».