Condividiamo integralmente il post dell’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia:
“Ieri ho partecipato al 20°anniversario di quell’orribile strage, come ormai ininterrottamente da 19 anni faccio, prima da amministratore e poi da cittadino e da legale che ha avuto l’onore e l’onere di difendere i parenti delle vittime che per mero fato avverso furono attinte.
Ho provato la solita tristezza ed il mai sopito senso di vuoto e di desolazione che quella strage ha determinato, ma anche il fermo desiderio di continuare a partecipare al ricordo delle vittime, al monito che la loro morte ha indirettamente lanciato alla città, a quella sorta di lutto cittadino che da 19 anni ininterrottamente viene osservato implicitamente e con atti fortemente simbolici.
Purtroppo ho dovuto prendere anche atto di come anche in questa triste occasione la città abbia fatto un passo indietro.
Nessun manifesto commemorativo, come invece si faceva da 19 anni a questa parte, nessuna corona di fiori alla lapide posta in piazza del popolo, fiori che ho personalmente deposto più volte negli anni passati come assessore e poi come sindaco, nessuna istituzione presente alla messa commemorativa. A fronte della lodevole presenza degli scout, del rappresentante di Libera e di altre organizzazioni di categoria ed associazioni cittadine, il vuoto istituzionale è stato registrato nella mesta cerimonia durante la quale venivano ricordati i giovani uccisi da cosa nostra.
Triste questo vuoto. Da parte di tutte le istituzioni. Salutato purtroppo dallo scoppio di mortaretti che all’entrata della Chiesa e nella piazza di San Giovanni venivano fatti ripetutamente esplodere in modo irriverente.
Vittoria, rialzati. Prima che sia troppo tardi”.