Ecco la nota ufficiale della società:
“L’Asd Marina di Ragusa si stringe intorno al giocatore Kekoi Sillah, vittima ieri durante la partita valida per il Campionato Juniores a Comiso di inauditi e incomprensibili insulti razzisti e versi animaleschi.
La società a tutela del giocatore condanna e condannerà sempre eventuali episodi perché il calcio è integrazione.
Il calcio non ha niente a che fare con questi “individui” che ieri si sono introdotti all’interno del recinto di gioco comportandone la momentanea sospensione dell’incontro.
È giusto richiamare l’attenzione degli addetti ai lavori per il bene dei ragazzi infatti anche il direttore di gara si è trovato in difficoltà.
Ringraziamo la società Città di Comiso per aver subito preso provvedimenti per tali individui e per le personali scuse rivolte al ragazzo.
Il calcio giovanile ha bisogno di sostegno e di libertà di espressione senza interventi esterni che ne modifichino l’andamento.
La Società Marina di Ragusa dice “No al Razzismo” e programmerà eventi affinché si modifichi questa regressione culturale”.
“Episodi come questo non meritano altro che parole di ferma condanna. Mi piace sottolineare allora la risposta che la squadra e la società hanno dato: stringendosi attorno al loro giovane compagno hanno dimostrato quali sono i veri valori dello sport”, dichiara il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì.
Questo il post della squadra kasmenea:
“La società del Città di Comiso si stringe attorno al giocatore del Marina di Ragusa Kekoi Sillah, vittima di insulti e cori razzisti durante l’incontro tra le due formazioni juniores.
La società porge le sue scuse alla società consorella del Marina di Ragusa e promette di emarginare queste pseudo persone che nulla hanno a che fare con lo sport e né tantomeno con la vita civile.
Lo sport è aggregazione, divertimento ed è anche integrazione. NO al razzismo!”.